A Roma, con una settimana di anticipo, si è già respirata aria di derby. Una stracittadina dal profumo di rosa. Pochi, forse, sanno che, mentre gli uomini di Spalletti cercavano di restare a galla per la corsa allo scudetto tra le valli orobiche, nella capitale si stava disputando, quasi unanteprima di quello che accadrà domenica prossima, un inedito Roma-Lazio al femminile molto importante per la compagine giallorossa, seconda in classifica a 53 punti e che dallo scorso 28 gennaio cerca di risalire la china, rosicchiando quel punticino al Sezze capolista. Obiettivo: la promozione.
Ma la vera novità di questo derby, terminato sullo strepitoso risultato di 6-1 per la squadra giallorossa allenata dal duo Giampiero Serafini e Fabio Cola, è stata lo scenario nel quale si è disputato: il campo di Trigoria, lo stesso su cui si allenano i più noti colleghi della squadra maschile.
Un progetto, quello della Roma femminile, molto ambizioso, iniziato qualche anno fa con larrivo del direttore generale Renato Vettoretto e di Giampiero Serafini (ironia della sorte, ex Lazio) e che punta a fare della Roma femminile una grande squadra. Una partita senza partita per la Lazio che alla fine della prima frazione di gioco era già sotto di due reti e che ha approfittato dellunico momento in cui le giallorosse sono andate in bambola, al 65. Una vittoria, però, non goduta pienamente dal gruppo a causa della prematura scomparsa di Andrea Di Cola, fratello 22enne di Alessandra, una delle giocatrici della Roma femminile, deceduto mercoledì scorso in seguito a un incidente con il suo scooter sullAppia. Una vittoria amara, certo.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.