Troppe gallerie diventano trappole in caso d’incendio

Con i suoi 237 tunnel e 6.500 chilometri di strade appartenenti alla rete transeuropea, l’Italia è il Paese dell’Ue con il numero più elevato di gallerie e il livello di sicurezza più basso, come risulta anche dall’ultima ricerca di EuroTAP (European Tunnel Assessment Program). Questa indagine è stata condotta da 11 federazioni automobilistiche in 14 Paesi europei. I principali criteri di analisi sono stati: tipologia di galleria, lunghezza, traffico, percentuale di mezzi pesanti, regolamentazione del trasporto di merci pericolose, illuminazione, impianto di alimentazione, monitoraggio del traffico, sistema di comunicazione (radio, altoparlanti, stazioni di chiamate d’emergenza), vie di fuga e loro segnalazione, sistema di ventilazione, protezione antincendio e gestione delle situazioni di emergenza con squadre di intervento. Nei controlli effettuati: 22 gallerie su 52 sono state giudicate molto buone, 9 buone, 8 accettabili, 5 scarse e 8 molto scarse.
Tra le 8 gallerie considerate molto scarse, 4 sono in Italia. Gli incidenti nelle gallerie, in particolare gli incendi, possono avere conseguenze drammatiche e risultare estremamente costosi in termini di vite umane. È ancora vivo il ricordo dei roghi avvenuti nelle gallerie del Monte Bianco e a Tauern (Austria) nel 1999 e del Gottardo (Svizzera) nel 2001, con decine di morti e feriti e grandi assi europei inagibili per mesi o anni. La stessa Commissione europea è intervenuta e in un Libro bianco, realizzato nel 2001, ha stabilito «la politica dei trasporti fino al 2010 e i requisiti minimi di sicurezza applicabili alle gallerie della rete stradale transeuropea».
Questa normativa stabilisce le norme da rispettare nei tunnel di lunghezza superiore a 500 metri, per la rilevazione di incendi alla ventilazione, la gestione del traffico e la segnaletica. In linea con queste direttive i tunnel vecchi e inadeguati vanno gradualmente portati agli standard stabiliti in un arco di tempo compreso tra sei e quindici anni. Le gallerie di lunghezza inferiore a 500 metri non hanno in genere bisogno di essere dotate di sistemi di ventilazione meccanica. La Commissione europea ha stabilito che ogni Stato membro deve indicare una o più autorità amministrative responsabili della sicurezza e dell’adozione di tutte le disposizioni comunitarie. Per l’entrata in servizio di una nuova galleria o la ricostruzione di una esistente, occorre l’autorizzazione preventiva dell’autorità amministrativa che può sospendere o limitarne l’esercizio.
Queste norme europee non vanno considerate come un traguardo, ma come il punto di partenza per soluzioni d’avanguardia. Il traffico sulle nostre strade aumenterà: è indispensabile garantire alta efficienza alle infrastrutture, specie per quelle particolarmente complesse come i tunnel. La mobilità rappresenta uno dei megatrend per il futuro e, come tale, fattore decisivo per lo sviluppo. In questa ottica vanno adottati sistemi che non solo siano conformi alle direttive, ma - grazie a tecnologie innovative, alla telematica e a un know-how consolidato - possano ampliare gli standard richiesti e ottimizzare la gestione della sicurezza.

Il monitoraggio e il telecontrollo dei tunnel possono evitare le sciagure.

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