Come trovare lavoro andando a una festa: il "job party" arriva anche in Italia

Mandare un curriculum alla cieca è, quasi sempre, garanzia di non ottenere risposta. Ora, per chi cerca lavoro, c'è una possibilità in più: si può incontrare il direttore delle risorse umane di un'importante azienda in un locale trendy o magari al pub frequentato con gli amici

Mandare un curriculum alla cieca è, quasi sempre, garanzia di non ottenere alcuna risposta. Ma ora, per chi cerca lavoro, c'è una possibilità in più. Grazie ai «job party», innovativa formula già sperimentata in Europa e che sta prendendo piede anche in Italia, infatti, si può incontrare il direttore delle risorse umane di un'importante azienda. Il tutto, magari, durante un viaggio oppure al pub frequentato con gli amici.
Ecco la ricetta della nuova tendenza. Il job party, infatti, necessita di alcuni ingredienti fondamentali: innanzitutto, un locale o una discoteca o un pub, che ad una certa ora (normalmente di pomeriggio e una volta all'anno) in una data città, si trasforma nel posto giusto in cui scambiare due chiacchiere, magari sorseggiando un drink, con una serie di persone che possono offrire delle concrete opportunità di lavoro. Solo alla fine si consegna il curriculum, aspettando magari la convocazione per un colloquio in azienda.
Insomma, un'occasione per giocarsi una chance: quella di attirare l'attenzione di un responsabile del personale, al di la delle formalità e in un contesto rilassato e amichevole. Job party si sono tenuti, infatti, in locali cool come l'Alpheus di Roma o il Rolling Stone di Milano, ma anche in Emilia, al Fidenza Village dove hanno partecipato anche
aziende prestigiose della moda come D&G, Class Roberto Cavalli, Missoni, Bikkembergs, Les Copains, Pal Zileri, Valentino, Versace, Patrizia Pepe, Custo Barcelona, Corso Roma, Calvin Klein Jeans, Versace. I job party finora realizzati nel nostro Paese hanno riscosso un grande successo e generalmente si sono svolti sotto l'egida di importanti società come Monster, che si occupa di «recruiting» online, e che mettono a disposizione consulenti per incontrare i candidati. «In tempi di crisi - spiega Elisa Schiavon, marketing manager di Monster.it - ci è sembrato importante avviare un'azione "off line" in più, rispetto al nostro tradizionale recruiting on line, in quanto ora più che mai è importante che candidati e aziende si incontrino di persona e si possano conoscere».
Due le tipologie di eventi: nella prima, più aziende incontrano più candidati (come nel recente «Keep Italy Working» tenutosi a Milano e a Roma, dove sono stati raccolti
13.

000 curriculum); mentre nella seconda, il Job Party, appunto, l'incontro è con una singola azienda. «Sicuramente ripeteremo eventi dell'una e dell'altra tipologia - promette la Schiavon - perché i risultati sono stati molto positivi».

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