Turista alla finestra fa catturare gli evasi

Turista alla finestra fa catturare gli evasi

Fabrizio Graffione

Durante l'ora d'aria un presunto omicida albanese e due rapinatori napoletani approfittano della scarsa sorveglianza ed evadono dal carcere di Imperia beffando i secondini. È successo nel pomeriggio di ferragosto proprio sotto il naso degli agenti della polizia penitenziaria. Se ci si mette anche l'impianto di videosorveglianza non funzionante, la vicenda assume i contorni di un film a metà fra i personaggi di Totò e di Franco e Ciccio.
Assume tuttavia toni preoccupanti se si considera che a segnalare la fuga è stato un anonimo turista che, avvistati i tre dal balcone di una casa vicina, ha avvisato i carabinieri. Senza la sua telefonata al 112, probabilmente, i delinquenti sarebbero riusciti a scappare e a fare perdere le loro tracce. I napoletani sono stati riacciuffati così dopo dieci minuti. La caccia all'uomo per l'albanese è durata invece un'ora. Il presunto omicida è stato trovato mentre vagolava nei giardini di villa Grock fra turisti e bambini che giocavano al pallone.
L'epilogo della commedia è degna di un film all'italiana con i carabinieri che riportano dietro le sbarre i detenuti e i secondini che non si sarebbero accorti nemmeno della loro evasione.
Il più pericoloso degli attori del comico lungometraggio imperiese sono Hoxha Qemal, albanese, 27 anni, finito in cella un paio di anni fa per avere accoltellato a morte un suo connazionale a Lucinasco, nel corso di una furiosa lite tra famiglie dovute ad incomprensioni fra i loro figli minori. L'albanese deve scontare una pena fino al 2021.
Quelli più pittoreschi, che assumono il ruolo quasi di star hollywoodiane, sono il napoletano Michele Sannini, 45 anni, detenuto per tredici rapine e il cognato, residente a Milano, Giovanni Abbagnato, 38 anni, accusato di quattro rapine. Sarebbero stati loro le menti del clownesco piano di fuga degno di una barzelletta. La coppia di napoletani, inoltre, è la stessa che all'inizio del mese aveva riempito tg e cronache dei giornali per le rapine in alcune località lombarde e della riviera di ponente.

Gli evasi di ferragosto sono gli stessi che andavano a rapinare banche e negozi in canottiera, bermuda e infradito per pagarsi i soldi delle vacanze, comprese sontuose cene a Portofino e Camogli.
Volevano, in sostanza, trascorrere le ferie come i nababbi (...)
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