«Dora in poi sarò un ministro fuori protocollo, andrò a vendere allestero lazienda Italia, come un vero imprenditore».
Ministro Michela Vittoria Brambilla, ma lei non dovrebbe incontrare i suoi omologhi, all'estero?
«Non trascuro gli incontri di rappresentanza, ma ho aggiunto una cosa fondamentale: parlare con gli operatori per capire di che cosa hanno bisogno e che cosa vorrebbero trovare nel nostro Paese quando vengono in vacanza».
E di che cosa hanno bisogno?
«Innanzitutto di collaborazione e di assistenza. Non devono più succedere inconvenienti imbarazzanti che mettono in cattiva luce tutto il comparto turistico».
Si riferisce ai giapponesi che hanno pagato un conto stratosferico al ristorante?
«Quello è stato uno spiacevole incidente che non deve ripetersi. Così abbiamo messo in piedi un sistema di salvataggio che partirà dal prossimo 15 maggio e aiuterà i turisti in difficoltà, non solo stranieri ma anche italiani».
Di cosa si tratta?
«È una linea amica per il turismo. Un servizio telefonico multilingue che offre informazioni e assistenza. Sarà attivo, per tutto lanno, a partire dal prossimo 15 maggio».
Insomma ci saranno degli angeli custodi a disposizione dei turisti?
«Più o meno. Chiamando il numero 039039039, tutti i giorni domenica e festivi compresi, dalle ore 9 alle 22, chi si trova a visitare il nostro paese potrà contare su unassistenza personale che lo accompagnerà fino alla risoluzione del problema».
Quindi quei giapponesi al ristorante avrebbero potuto essere aiutati?
«Eccome. Facendo il numerino magico qualcuno gli avrebbe consigliato di aspettare al tavolo in attesa della Guardia di Finanza».
Ma questo è un caso estremo. Cosa si può chiedere di altro al call center?
«Di tutto. Il servizio interverrà in caso di incidenti, raggiri, consigli di viaggio, consulenza per conoscere i propri diritti di viaggiatore, informazioni aggiornate su musei, mostre, attrazioni turistiche e anche unassistenza speciale per i visitatori diversamente abili».
Ma un cinese che non conosce linglese, cosa può capire?
«Il servizio viene offerto in inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e naturalmente italiano. E più avanti aggiungeremo altre lingue».
Ma questa iniziativa come verrà resa nota allestero?
«Andrò in giro per il mondo a pubblicizzare questo e molto altro ancora Sono già stata a Duesseldorf. E sono previste altre cinque tappe nellarea tedesca. Poi mi aspettano Londra, Shanghai e Pechino».
Come mai è stata scelta la Germania come prima tappa?
«Perché nel 2007 sono arrivati nove milioni di tedeschi in Italia. Amano il nostro paese e vorrei che, superata la crisi internazionale, questi numeri fossero riconfermati e incrementati».
Chi ha incontrato in Germania?
«I sessanta tour operator più importanti della nazione ed erano increduli che il ministro in persona ascoltasse i loro problemi».
Ne hanno molti?
«Due in particolare. Quelli che organizzano viaggi in pullman si sono lamentati dei ticket dingresso: i comuni si inventano nuovi pedaggi ogni due per tre e non li comunicano in anticipo. E poi i parcheggi per i bus. Spesso li fanno stazionare in periferia: trasportare una comitiva in centro storico diventa un vero disagio».
E secondo lei hanno ragione?
«I turisti arrivano e spendono. Vanno accolti e agevolati. Inoltre i tour operator si sono lamentati della catena alberghiera. A seconda della regione, i servizi cambiano a parità di stelle. E questo non va bene. Spero che gli enti locali recepiscano in fretta la classificazione alberghiera che ho messo a punto».
Perché gli stranieri dovrebbero scegliere lItalia se cè la Grecia che costa meno?
«LItalia ha attrazioni culturali e naturali senza eguali. E poi ho invogliato i tour operator».
In che modo, ministro?
«Offrendo degli incentivi a chi porta più turisti. Insomma. chi viene da noi, merita un premio».
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