Matthias Pfaender
«Siamo in sciopero, non prendiamo corse». Questa è ciò che molti viaggiatori si sentono dire dai tassisti, alluscita dallaeroporto di Linate. «Mi spiace, ma non abbiamo più vetture disponibili». Questa è invece la risposta che ricevono dagli sportelli delle agenzie di autonoleggio. «Riusciamo a stento a coprire le prenotazioni - commenta laddetta dellagenzia «Autoeuropa» -. Le richieste, da quando è iniziato questo blocco delle auto bianche, sono tantissime, e spesso non possiamo far fronte alla domanda di auto». Cambiando agenzia, il risultato è lo stesso: tutti gli operatori del settore sono nelle medesime difficoltà.
Niente taxi dunque, e niente auto da noleggiare: allo sparuto turista non resta che prendere atto della bella accoglienza italiana, ed incamminarsi, valigie alla mano, alla fermata del 73. In questi giorni, lautobus che collega Linate a Piazza San Babila è diventato per molti malcapitati lunico modo per raggiungere il centro.
Nel terzo giorno consecutivo di protesta, i disagi per la cittadinanza si fanno sentire soprattutto negli scali aeroportuali. I tassisti intanto mantengono salde le loro posizioni: «Ci spiace per le difficoltà di chi viaggia - commenta uno degli scioperanti che presidia il posteggio dei taxi fuori da Linate -, ma prestiamo solo il servizio sociale minimo. Se arrivano disabili o anziani, accettiamo, gratuitamente, la corsa. Tutti gli altri non li serviamo». «Non abbandoneremo mai la protesta - dichiara un collega - la disperazione ci dà la forza necessaria per andare avanti, qualsiasi sarà il tempo richiesto.
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