Domani la Triennale di Milano presenta al pubblico la prima grande monografia su Giosetta Fioroni, fra i maggiori protagonisti della pop art italiana e nota esponente della Scuola di Piazza del Popolo in Roma. Il volume edito da Skira, introdotto da un testo critico di Germano Celant, comprende un percorso storico-biografico dellartista dallinfanzia ad oggi, con opere, documenti, testi letterari e dichiarazioni teoricopoetiche. Suddiviso in periodi, il percorso segue le orme di un lavoro oltre 50 anni di carriera che ha trovato il suo naturale sviluppo nei rapporti con poeti e scrittori, a partire dal Gruppo 63 e da Goffredo Parise, compagno di vita dellartista, fino ad includere Guido Ceronetti e Andrea Zanzotto. Durante lincontro, che si terrà alle 18.30, verrà presentato anche il volume «Dog=Love», il collage che la Fioroni dedicò a «Biri», il cane abbandonato che diviene poeta e ritrova la serenità grazie allaffetto delle sue due nuove padrone. Conosciuta negli anni sessanta per i dipinti in smalto alluminio detti argenti, lavventura linguistica di Fioroni si evolve in una varietà di forme e tecniche, nei cicli come i Teatrini, gli Spiriti Silvani, le serie fotografiche e la recente produzione in ceramica, ove ricorrono le relazioni dellartista con la letteratura e le esperienze di vita, quali gli affetti e la memoria. Giosetta Fioroni nasce a Roma nel 1932 in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è valente marionettista. Espone tra le prime volte nel 1956 alla Biennale di Venezia. Faranno seguito nel tempo innumerevoli personali e collettive in Italia e allestero.
Realizza, negli anni 1960-70, un ciclo di tele con immagini dargento che ottengono unimmediata attenzione. Nel 1969 realizza anche il primo Teatrino, «giocattolo per adulti» in legno dipinto: attraverso una lente si può guardare allinterno un assemblaggio di oggetti miniaturati.Tutto su Giosetta Fioroni la regina del pop italiano
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