«In Tv insegno a mangiare ma per dimagrire mi opero»

MilanoUno che fa il critico gastronomico dev’essere ben in carne. Altrimenti che credibilità ha? Ma attenzione a non esagerare, come ha fatto Edoardo Raspelli (giornalista e conduttore da 12 anni di Melaverde su Rete 4 la domenica mattina) che, assaggia qui assaggia lì è arrivato a 126 chili. Così quest’estate è andato in ospedale, s’è fatto mettere il «palloncino gastrico» e ha perso 22 chili in cinque mesi. Migliorata la silhouette - come dimostrano le foto - ha deciso di continuare e lunedì si farà operare per inserire nello stomaco un bendaggio gastrico. «Eppure da ragazzo ero magrissimo, pesavo 50 chili - commenta Raspelli - però le cose più belle della vita o sono immorali o sono illegali o fanno ingrassare».
E poi cos’è successo?
«Nel ’75 mi occupavo di cronaca nera al Corriere d’Informazione quando il direttore, Cesare Lanza, mi nominò critico gastronomico».
Quindi uno che assaggia e consiglia i cibi alla gente.
«Sì ma io esageravo. Per giudicare degli agnolotti basta assaggiarne due o tre, be’, io magari ne mangiavo una cinquantina. Non sono bulimico ma ingordo».
Quindi dalla tv lanciava un messaggio pericoloso?
«No, a parte che Melaverde tratta anche temi legati all’agricoltura, ai mestieri perduti, all’ambiente; quando consiglio un cibo non dico “abboffatevi”, faccio semplicemente conoscere il meglio dei nostri prodotti enogastronomici».
E ora?
«Ora dirò: “non fate come Raspelli” e anch’io sarò costretto a moderarmi».
Quindi un danno per il suo lavoro?
«Assolutamente no. Ripeto basta un piccolo assaggio per capire e giudicare. Io mi faccio trascinare dalla gola, ma ora non potrò più. In pratica mi fanno un nodo allo stomaco, non posso ingurgitare più di una certa quantità di cibo».
Lei ha raccontato in tv il suo dimagrimento col palloncino.
«In quattro puntate a Pomeriggio cinque con Barbara D’Urso s’è vista una parte dell’operazione, poi un collegamento con la mia casa di vacanza a Viceno di Crodo dove c’è l’Edelweiss, un ristorante dove ingurgitavo quantità industriali di cacciagione e formaggi, mostrando alle telecamere dove rifiuto stoicamente tutto quel ben di Dio. Abbiamo fatto anche un dibattito con Platinette».
Come ha deciso di dimagrire?
«Ammetto, è una scelta forzata. Quest’estate ero a Saturnia, faticavo a camminare e sono andato da un medico che mi ha detto: “Raspelli lei è bravissimo come conduttore ma dal punto di vista sanitario è un disastro.

Se non dimagrisce fra sei mesi le tagliamo le gambe e fra un anno è morto».
E ora quando tornerà in tv?
«Ho registrato le prossime quattro puntate, dove fra l’altro si parla di cose che fanno ingrassare come il pane pugliese e il lardo valdostano. Poi tornerò e vedrete che bel fisico».

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