Londra - I principini William e Harry li avevano pregati di non farlo, ma spesso le ragioni del cuore non coincidono con gli interessi dell’audience. L’emittente televisiva inglese Channel Four ha deciso di trasmettere nuove immagini della principessa Diana morente, nel documentario che andrà in onda oggi con il titolo «I testimoni nel tunnel». Il programma che si ripropone di offrire una inedita ricostruzione di ciò che accadde veramente nell’agosto del 1997 nel tunnel parigino dell’Alma, contiene degli scatti mai resi pubblici finora che mostrano Lady D agonizzante, nella macchina distrutta mentre i medici le prestano i primi soccorsi. Immagini scioccanti che, a parere dei figli nulla aggiungono a quanto già si sa sulla sua morte e che rischiano di riaprire antiche ferite. In una lettera inviata nei giorni scorsi alla direzione dell’emittente dal segretario personale dei due principi si sottolineava come la trasmissione di queste immagini sarebbe stata una «grave mancanza di rispetto» della memoria della madre.
«Se a morire in quel tunnel fosse stata la vostra o mia madre – scrive il segretario dei principi Jamie Lowther-Pinkerton – avreste voluto che queste scene fossero mostrate all’intera nazione? Siete sicuri che è proprio questo che la nazione vuole?». «Queste fotografie – viene sottolineato nel documento – riportano soltanto alla mente la desolata atmosfera e la tragedia dei momenti conclusivi della vita della principessa». Una nuova iniezione di dolore gratuito e inutile dunque, per tutti coloro che hanno amato la principessa dei cuori, ma soprattutto per la sua famiglia, per i suoi figli che già hanno dovuto affrontare il vuoto lasciato dalla sua perdita. Secondo il corrispondente reale della Bbc, Nicholas Witchell, la lettera porta l’impronta del figlio maggiore William che voleva soprattutto informare Channel 4 delle obiezioni sue e del fratello nei confronti di alcune parti del programma di questa sera. Al dibattito innescato dal caso hanno preso parte anche alcuni leader politici. «I produttori della trasmissione dovrebbero porsi un’unica domanda – ha commentato il leader dei conservatori David Cameron –, stiamo facendo questo programma perché è nel pubblico interesse o vogliamo soltanto essere pruriginosi? Se la seconda risposta è quella giusta, allora non dovrebbero procedere». I Liberaldemocratici hanno invece appoggiato la decisione finale presa da Channel 4.
«L’emittente ha il diritto di rifiutare i cambiamenti richiesti dai principi – ha detto il segretario per la Cultura, i media e lo sport, Don Foster –, esiste ancora un interesse legittimo da parte dell’opinione pubblica nei confronti di una trasmissione che offre inediti punti di vista e testimonianze. La maggior parte dei commentatori che l’hanno già visto concordano nel dire che affronta con sensibilità un tema ancora delicato». La direzione di Channel Four ha dichiarato di voler procedere nella direzione intrapresa senza però voler causare ulteriore stress ai figli della principessa.
Ieri, il direttore dell’emittente Julian Bellamy ha affermato di non ritenere la scelta fatta una mancanza di rispetto nei confronti della memoria di Lady D spiegando che i toni e le immagini di questo documentario non sono più forti di quelle mandate in onda da molti altri programmi nel passato.
«Abbiamo soppesato le preoccupazioni espresse dai principi – ha spiegato Bellamy – ma crediamo che il soggetto del documentario e anche queste immagini siano di pubblico interesse perché le foto e le interviste offrono la testimonianza più accuarata e attendibile dell’incidente».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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