
Sulla Flotilla, la spedizione umanitaria diretta verso Gaza e bloccata da Israele, la politica non si dà pace. Da un lato c’è l’Aula del Parlamento che continua a dividersi su Israele e Hamas. Con Elly Schlein, la segretaria del principale partito di opposizione, che continua ad accusare il governo guidato da Giorgia Meloni di essere troppo permissivo rispetto alle operazioni adottate dal governo israeliano. Dall’altro lato, invece, ci sono i dibattiti politici fuori dall’arco parlamentare che, se possibile, sono ancora più aspri e accesi.
Una prova plastica di questo è sicuramente l’ultima puntata di Piazza Pulita, il programma di approfondimento politico e non solo condotto da Corrado Formigli ogni giovedì sera a partire dalle 21:30. Lo schema adottato dal giornalista è sempre lo stesso: chiamare un esponente governativo, in questo caso Italo Bocchino, e tempestarlo di domande incalzanti fatte da ospiti fieramente contrari all’operato dell’esecutivo di centrodestra. E se si parla di Israele e Hamas queste domande possono arrivare sia dalla sinistra moderata sia da quella estrema. In questo caso, però, è la sinistra moderata del Partito democratico a prendere la parola tramite gli attacchi di Peppe Provenzano. L’ex ministro del governo Conte già vicesegretario del Pd esordisce accusando Bocchino, e quindi il governo, di essere complice nascosto di Israele e, soprattutto, di non aver dato abbastanza valore alla missione della Flotilla.
Da qui scoppia la polemica. "Difendi questi signori che sono collegati ad Hamas, ci sono documenti", risponde Bocchino facendo riferimento ai presunti collegamenti tra gli attivisti a bordo della barca e i terroristi palestinesi.
“Tu parli come Smotrich e Ben Gvir, e parlare come Smotrich e Ben Gvir in questo Paese rischia di essere molto pericoloso", la risposta piccata dell’esponente dem che si riferisce a due ministri del governo Netanyahu.