Fascismo imperante, torsione autoritaria e il governo Meloni scambiato per quello di Benito Mussolini. Le parole d’ordine della sinistra sono sempre le stessa da tre anni a questa parte ma il pericolo fascista è così irrealistico e irreale che continua comunque ad essere oggetto di dibattito nei principali programmi politici italiani. L’ultimo caso è Real Politik, il programma di approfondimento politico e non solo condotto da Tommaso Labate su Rete 4. A scontrarsi due visioni totalmente opposte della realtà. Da un lato quello della pentastellata Virginia Raggi, che crede in un ritorno episodico di alcune ricorrenze fasciste, e dall’altra Annamaria Bernardini de Pace, che risponde colpo su colpo.
"Pericolo fascista? C’è sempre se non sottovalutiamo un fenomeno. Ci sono degli elementi, non condivido alcuni episodi di folclore. Smettiamola però a derubricare queste cose a ragazzate, a folclore e così via. Non bisogna sottovalutare determinati episodi", esordisce senza tanti giri di parole la Raggi che non ha paura di essere smentita. Peccato che la replica della de Pace sia altrettanto netta. “Dov'è il pericolo fascista in Italia?", si chiede con tono ironico l’ospite in collegamento. “Ma se io andassi in giro con una felpa con scritto anticomunista allora sarebbe giusto stando al vostro ragionamento?”, incalza l'avvocato.
Da qui l’interruzione del conduttore che non riconosce la provocazione della legale e replica a sua volta: “Ah quindi una coppia che ha un bambino piccolo non può andare in giro con la scritta antifascista perché lo menano?”, chiede. La Bernardini de Pace gli fa notare che la sua era una provocazione per evidenziare il paradosso della sinistra sul fascismo.