
Una carriera ricca di successi tra cinema, teatro e televisione. Adesso, per Nancy Brilli, è arrivato il momento di calcare un palcoscenico diverso, quello dell’Auditorium Rai del Foro Italico, dove dal 27 settembre sarà in gara nella ventesima edizione di Ballando con le stelle. L’attrice, amatissima dal pubblico, ballerà insieme al maestro Carlo Aloia, in un’edizione che si preannuncia speciale e ricca di colpi di scena.
Abbiamo incontrato Nancy Brilli e il suo compagno di avventura – il maestro Carlo Aloia- per parlare di emozioni, allenamenti e nuove sfide.
Nancy, dopo una carriera costellata di cinema e teatro, adesso la vediamo in televisione in una veste nuova: cosa l’ha spinta ad accettare la sfida di Ballando con le stelle?
Sono state tante le ragioni. Devo dire che ho ricevuto più volte l’invito, ma solo quest’anno ho sentito che era il momento giusto. Ballando con le Stelle non è soltanto un programma televisivo: è un viaggio interiore, un’occasione per mettersi in gioco su un terreno lontano dal mio mestiere di attrice. Con Carlo Aloia (il mio maestro) ci siamo trovati subito e lavorare con lui mi ha dato fiducia e tanta energia. È un’esperienza che mi fa bene, che mi diverte e che mi mette anche alla prova, perché ballare non è semplice come può sembrare.
Carlo, per lei è stata una sfida particolare accogliere un’attrice come Nancy Brilli?
Assolutamente sì. Allenare Nancy è stato all’inizio una grande responsabilità, perché parliamo di una donna con una carriera importante e con un pubblico che la ama. Ma devo dire che mi ha sorpreso. Nancy è una spugna: apprende velocemente, si mette in gioco senza paura e questo ha reso il nostro lavoro insieme davvero stimolante. In sala prove ridiamo tanto, ci divertiamo e questo credo sia il segreto per affrontare la gara con lo spirito giusto.
Nancy, cosa pensa che il pubblico scoprirà di lei attraverso questa esperienza?
Forse vedranno una parte più istintiva e leggera di me. Sul palco, come attrice, ho sempre dato un’immagine controllata e professionale, mentre qui bisogna lasciarsi andare, accettare di non essere perfetti, di sbagliare e di rialzarsi. Scopriranno la mia caparbietà, perché non mollo facilmente, e anche il mio lato autoironico: so ridere di me stessa e credo che questo sia un dono.
Com’è stato l’approccio con Carlo nelle prime settimane di allenamento?
Direi naturale. Ci siamo capiti subito, c’è stata un’empatia che ha reso tutto più semplice. Carlo ha saputo trasmettermi entusiasmo e allo stesso tempo disciplina, perché serve tanta concentrazione per imparare coreografie complesse. Io lo seguo, lui mi incoraggia, e insieme cerchiamo di crescere di settimana in settimana.
Carlo, cosa apprezza di più di Nancy come allieva?
La determinazione. Nonostante le difficoltà, non si arrende mai e affronta ogni prova con il sorriso. È una qualità rara che rende tutto più leggero anche per me. Con lei non è solo insegnare passi di danza: è condividere un percorso fatto di emozioni e di complicità.
Nancy, se dovesse descrivere in una parola questa nuova
avventura?La parola che utilizzerei è “rinascita”. Perché ballare mi restituisce energia, freschezza e una gioia che avevo un po’ dimenticato. È come tornare bambina, con la voglia di imparare e di mettersi in gioco senza timori.