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Netflix, rinviato lo stop alla condivisione delle password

La stretta sulle password slitta al secondo trimestre del 2023. Netflix ha annunciato l’addio al servizio di dvd a noleggio

Netflix, rinviato lo stop alla condivisione delle password

Una piccola buona notizia per chi ha un abbonamento Netflix. Il piano per ridurre la condivisione delle password invece di partire nel primo trimestre di quest’anno avrà inizio nel secondo. La svolta, quindi, ci sarà entro la fine di giugno. Ancora qualche mese prima del cambiamento che non farà felici tutti.

La decisione mira a sostenere il fatturato che ha risentito del calo di abbonati nel periodo post-Covid. "Questo significa che una parte della crescita attesa nel numero di abbonati e dei benefici per i ricavi finiranno nel terzo trimestre, invece che nel secondo, ma crediamo che il risultato sarà migliore per gli abbonati e per i nostri affari", ha commentato il co-ceo della piattaforma streaming Greg Peters.

I numeri di Netflix del primo trimestre 2023 sono in chiaroscuro. I ricavi, spiega Italia Oggi, sono cresciuti del 3,7% a 8,16 miliardi di dollari ma, seppur di poco, sono sotto le attese del mercato. Il margine operativo è sceso dal 25,1% al 21% (20% quello previsto). L’utile netto è calato del 18% a 1,31 miliardi di dollari, un po’ più in alto rispetto a quanto ci si aspettava. Vi è il dato positivo del cash flow che sale sui 2,1 miliardi di dollari rispetto agli 800 milioni del primo trimestre dello scorso anno. Per di più questi numeri sono previsti in ulteriore crescita a fine anno quando sfioreranno la soglia dei 3,5 miliardi di dollari dai precedenti 3 attesi.

Ma è un altro l’indicatore che non soddisfa in pieno: quello dei nuovi abbonati. Il numero si ferma a quota 1,75 milioni, per un totale di 232,5 milioni di sottoscrittori, contro una stima di 2,3 milioni.

Numeri, questi, che forse poco attirano l'attenzione degli abbonati. Questi ultimi potrebbero essere maggiormente interessati ad altre due novità. Netflix chiuderà il servizio di dvd a noleggio. Una svolta per così dire "storica": questo servizio è stato un po’ il cuore del business delle origini da cui è successivamente nata l’attuale piattaforma di video on demand.

Vi è, poi, la questione degli abbonamenti a prezzi scontati ma con la messa in onda di spot durante film e serie tv. Annunciato, infatti, un miglioramento in hd del servizio per tutti gli inserzionisti. Insomma, la pubblicità che scorrerà sullo schermo permetterà ai clienti di pagare meno.

Paradossalmente un aiuto a Netflix potrebbe arrivare dai suoi concorrenti. Secondo alcuni analisti, la piattaforma streaming potrà beneficiare di uno scenario di mercato favorevole. I diretti concorrenti, come Paramount, Warner Bros. e Discovery, non solo stanno aumentando i prezzi al consumatore finale ma sono più attenti alle spese sostenute per contenuti originali.

Chissà, forse questo nuovo scenario potrebbe creare nuove opportunità anche per gli abbonati.

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