
Sulla polveriera in Medio Oriente il dibattito tra i politici è sempre aspro e, molto spesso, anche fuori dal contesto democratico. Fuori dall’Aula, però, è perfino peggio: gli opinionisti spesso si attaccano pesantemente in diretta e, come spesso accadde, succede che qualcuno possa scadere in un insulto personale. Tra la crisi umanitaria a Gaza, il ruolo di Israele e quello di Hamas, passando per la recente spedizione della Flotilla, nel programma condotto da Giovanni Floris gli ospiti si sono resi protagonisti di una discussione molto animata.
In primis tra Francesco Storace, ex politico di destra ora giornalista, e Alessandro Di Battista, ex esponente dell’ala più radicale del Movimento 5stelle. Due visioni opposte a confronto. Un fiero sostenitore dell’esistenza di Israele e, dall’altro lato, un fiero avversario del governo Meloni e sostenitore della cosiddetta causa palestinese. “Ci sono 1500 detenuti, cioè ostaggi, palestinesi in mano a Israele dal 7 ottobre", esordisce Dibba incalzato nel merito dal conduttore. Storace, però, lo blocca subito e replica: "Ma come ostaggi? Sono detenuti, questo è un linguaggio terroristico". Ecco che parte il vaffa di Dibba: “Ma vaffa...”, attacca l’ex pentastellato. Che poi aggiunge: “Storace, sentimi, tu sei costretto a dire cose che non pensi”. “E certo devo pensare quello che dici tu”, attacca Storace.
Ma l’ex del Movimento torna al suo ragionamento come se niente fosse: “Israele ha
migliaia di ostaggi, detenuti, ma si parla solo di quelli di Hamas. Bambini di 6, 7, 8 anni. E voi parlate di detenuti. Non pensate quello che dite. Ecco un altro che mi dice definisce bambino”, conclude Di Battista.