Ubi Banca - di cui ieri si è svolta lassemblea - ha chiuso il primo trimestre con un utile netto contabile di 24,3 milioni (meno 88,9% rispetto ai 219,3 milioni del primo trimestre del 2008) e con un utile netto «normalizzato» (ripulito dagli impatti straordinari legati alla crisi finanziaria) di 98,6 milioni (meno 47,4%). Il primo trimestre, spiega la banca, si è chiuso «in un contesto di perduranti difficoltà congiunturali». Lutile netto normalizzato seppur in contrazione del 47,4% rispetto ai 187,5 milioni del 2008, registra segnali di ripresa rispetto ai meno 102 milioni registrati nel quarto trimestre del 2008.
Nonostante ciò lerogazione di credito alla clientela è cresciuta del 4% a 96,9 miliardi di euro mentre la raccolta diretta è aumentata dell8% a 95,7 miliardi. La solidità patrimoniale ha permesso alla banca di non fare ricorso ai Tremonti bond. Due, tuttavia, le operazioni straordinarie varate: un warrant gratuito sarà assegnato in ragione di ciascuna azione posseduta; potrà essere convertito in azioni (20 warrant per unazione) dopo due anni, a un prezzo di 12,30 euro (oggi quota circa 11,30). È stata deliberata inoltre unemissione di obbligazioni quadriennali convertibili al 5%, per un totale di 600 milioni, che permetterà alla banca di finanziarsi a un tasso inferiore ai bond del Tesoro.
I componenti del consiglio di sorveglianza e di gestione di Ubi «hanno deciso di rinunziare, per lultimo anno di carica, a una quota del 20% del monte compensi fissi»: lo si legge nel bilancio approvato ieri. I compensi pagati nel 2008 ad amministratori e sindaci sono stati di 23,4 milioni.
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