Economia

È ufficiale l’addio alle comunicazioni preventive

Niente più obbligo di informativa preventiva alla Banca d'Italia nel caso di operazioni di aggregazione tra banche. Il governatore Mario Draghi ha infatti emanato un provvedimento che modifica le istruzioni di vigilanza, nella direzione già annunciata nel corso dell'assemblea di via Nazionale lo scorso 31 maggio. «In attesa di una più ampia revisione della normativa in materia di partecipazione al capitale delle banche» - si legge in una nota di Banca d'italia - è venuto meno «l'obbligo di comunicare alla Banca d'Italia il progetto di acquisizione di una partecipazione di controllo prima che esso venga sottoposto» ai cda. La modifica delle istruzioni di vigilanza è un atto essenzialmente formale da parte di via Nazionale. L'obbligo di informazione preventiva era, di fatto, già caduto dopo l'annuncio di fine maggio: nel caso di Sanpaolo-Intesa i due istituti non hanno inviato una comunicazione formale a via Nazionale prima dei due consigli. Le vecchie disposizioni richiedevano l'informativa «almeno sette giorni prima della convocazione degli organi» per la delibera. Il provvedimento è del 28 agosto.

«In caso di operazioni volte ad acquisire il controllo su una banca - aggiunge il provvedimento - l'istanza di autorizzazione deve essere tempestivamente trasmessa alla banca d'italia una volta assunta la relativa decisione da parte degli organi aziendali competenti».

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