Gli occhi lucidi, la voce tremolante, il viso spaventato. La bella ragazza mora corre incontro ai berretti blu. «Aiutatemi, lui mi perseguita». Lui è il suo fidanzato o forse il suo ex, non si capisce. Di certo ha bevuto qualche bicchierino di troppo e non sembra voler ragionare.
«Sono entrambi stranieri, probabilmente hanno litigato e lui non la lascia tornare a casa in pace. Ora ci pensiamo noi», spiega il corpulento Alessandro al collega di ronda. Poi si sistema il basco e si avvicina all’uomo con fare sicuro, ma tranquillo. Le uniche sue armi sono il geolocalizzatore per avvisare le forze dell’ordine in caso d’allarme e il buon senso per gestire situazioni difficili. Niente manganello o roba simile. Altri due Blu Berets, intanto, cercano di tranquillizzare la donna. Tutto si sistema in pochi minuti. Lei sale sulla metro con due volontari come guardie del corpo, lui rimane sulla banchina sorvegliato a vista da Alessandro.
Siamo alla fermata di Repubblica, la mezzanotte di ieri è passata già da un quarto d’ora abbondante. È l’ultimo intervento dei berretti blu di quest’estate, ma nessuno ancora lo sospetta. L’indomani, infatti, il loro servizio sarà sospeso «in attesa di sapere se rispetti o meno le condizioni di legge».
Il virgolettato è del vicesindaco Riccardo De Corato. Tocca a lui infatti comunicare le ragioni del provvedimento preso dal Comune. E spiegare che «la nuova legge sulla sicurezza prevede che le associazioni di volontari per il presidio del territorio siano iscritte in un apposito elenco tenuto dal prefetto». L’interrogativo è chiaro: i Blu Berets entreranno a far parte di questo elenco? «Entro 60 giorni il decreto attuativo sulle ronde determinerà i requisiti per l’iscrizione. Se i Blu Berets saranno a norma, riprenderemo la collaborazione». Per il momento non si sa nulla di più.
De Corato ci tiene a precisare che le polemiche su Vincenzo Scavo, responsabile dei Blu Berets e iscritto al nuovo Msi di Gaetano Saya nel 2003, non c’entrano con la decisione di sospendere le ronde blu. «Non si può escludere un’associazione per motivi politici. Sarebbe illegale. E Scavo ha comunque già chiarito come pensasse che la sua adesione al partito di estrema destra fosse decaduta 6 anni fa». A onor del vero, va detto che tra le fila dei Blu Berets ci sono molti extracomunitari. Nel nostro viaggio con loro abbiamo conosciuto sudamericani, ma anche bengalesi o cubani col basco blu. Difficile immaginarli come affiliati a un’associazione razzista o fascista.
Quando Alessandro entra in servizio alle 22 e 30 in Centrale ancora non sa che sarà la sua ultima notte in divisa e basco blu tra i vagoni della metro. «Meno male che adesso ci siete voi.
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