«Under 44» chi chiede un prestito

I dati di gennaio 2016 in Italia. Cresce la domanda ma si contrae l'importo medio

Gigi PavesiAnche nel primo mese del 2016 si è conferma il trend positivo della domanda di mutui da parte delle famiglie italiane, vere e proprie richieste formali presentate agli istituti e non semplici preventivi o interrogazioni online, con un eloquente +48,6% rispetto lo stesso mese del 2015, che a sua volta si era caratterizzato per un robusto incremento.In compenso, l'importo medio richiesto continua a contrarsi e si è attestato a 120.144 euro, toccando il valore più basso in assoluto da quando CRIF ha iniziato a rilevare in modo sistematico la dinamica della domanda.Se da un lato la domanda continua a mantenersi vivace, anche nel mese di gennaio va segnalata una flessione dell'importo medio richiesto, che si ferma a soli 120.144 euro contro i 125.918 euro del primo mese del 2015 e ben al di sotto degli oltre 138.500 euro registrati a inizio 2010. Nello specifico, il valore medio richiesto dagli italiani lo scorso gennaio rappresenta il minimo storico assoluto da quando CRIF ha iniziato a rilevare sistematicamente l'andamento della domanda di mutui. A questo riguardo, è opportuno sottolineare come la progressiva riduzione del valore dei mutui richiesti rifletta da un lato la consolidata tendenza da parte delle famiglie a privilegiare soluzioni in cui il peso della rata incida il meno possibile sul reddito disponibile, dall'altro le favorevoli condizioni di acquisto degli immobili disponibili sul mercato, senza però dimenticare la crescente incidenza delle surroghe, che per natura si caratterizzano per un importo più contenuto rispetto ai nuovi mutui.A conferma della cautela delle famiglie italiane, il Barometro CRIF rileva ancora una volta la preponderanza di richieste di mutui concentrate nelle classi di durata superiori ai 15 anni, che complessivamente assorbono il 66,2% del totale.

Osservando, invece, la distribuzione della domanda di mutui in relazione all'età del richiedente, a gennaio 2016 si osserva ancora una volta una maggior concentrazione nella classe di età compresa tra i 35 e i 44 anni (con una quota pari al 36,4% del totale), sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2015. Come prevedibile, complessivamente quasi 2/3 delle richieste sono state presentate da under 44.

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