"Le leggi si fanno se ci sono i numeri". E il Partito democratico i numeri non li ha. Ad ammetterlo e Maria Elena Boschi, che cerca così un assist in Parlamento per approvare le unioni civili.
"In Senato il Pd non è autosufficiente", dice il ministro a Bologna, "Non lo è nemmeno se sommiamo i voti di Sel. Quindi dobbiamo creare un punto di incontro tra le forze che ci sono". Poi aggiunge: "Il fatto che per la prima volta nel nostro Parlamento si affronti questo argomento non credo rappresenti una sconfitta. Credo sia una vittoria che dopo due anni di lavoro pubblicamente sotto gli occhi di tutti si possa discutere una legge sulle unioni civili. Credo sia un atto di coraggio di questo Parlamento".
La Boschi ha poi difeso il ddl Cirinnà: "Abbiamo scelto di affrontarlo il problema, consapevoli che siamo un governo che rappresenta sensibilità diverse. Non so quali sarà il risultato finale ma è un passo importante che se ne discuta, non solo in parlamento ma nel paese, in famiglie, nelle scuole e nelle università. C'è la consapevolezza della necessità di avere una legge.
Non credo sia una sconfitta aver avuto il coraggio di affrontare questo problema poi non ho la sfera di cristallo e non so quello che accadrà, perché tra l'altro è il primo passaggio in Parlamento. Spero che la strada che dobbiamo percorre sia breve perché ci sono tante persone che aspettano da troppo tempo e hanno diritto a vedere i loro diritti riconosciuti".
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