Cronache

Gli uomini di Repetto restano comodi in poltrona

Gli uomini di Repetto restano comodi in poltrona

(...) Renata Oliveri, per accontentare tutte le forze politiche a suo sostegno dovette spartire le poltrone e dividere le deleghe formando una squadra così numerosa da sembrare un team da football americano. Dove non è arrivata la decenza dell’attuale maggioranza ci hanno provato quelli del centrodestra. Già dallo scorso mese di marzo avevano proposto una modifica all’articolo 22 comma 1 della Provincia chiedendo una riduzione del numero dei membri della giunta. Un testo che venne fatto slittare un anno fa a causa della concomitanza con il periodo elettorale, quindi venne l’estate a far slittare la discussione. Ieri mattina il documento è arrivato nella prima commissione di palazzo Spinola.
«La giunta Provinciale è composta dal Presidente e da un numero massimo di sei assessori, a uno dei quali il Presidente assegna la funzione di Vicepresidente». Questo il testo presentato da Forza Italia, An, Udc, Lista Biasotti e Alleanza Nazionale per limitare i posti in giunta. Ma dalla maggioranza è arrivato un secco «no». Mai così compatto questo centrosinistra che non ha perso tempo nemmeno nel trovare una mediazione sulla proposta dei gruppi di Pdl e Udc. «Siamo rimasti stupiti anche noi da questo blocco granitico che non ha voluto neanche perdere tempo in discussioni - commenta amareggiato il capogruppo azzurro Paolo Bianchini-. È stato un “no” deciso su tutti i fronti e questo ci intristisce». Far scendere in un colpo solo i membri della sua squadra da 12 a 6 sarebbe stata realmente un’impresa di rilievo per Repetto. Da qui, secondo la minoranza, si legge la decisione di non ricorrere al taglio delle poltrone: «Facendo una stima di quanto avrebbe risparmiato l’ente provinciale con la riduzione degli assessori, abbiamo calcolato 300 mila euro all’anno - precisa Bianchini-. Una cifra che arriverebbe solo dal taglio degli stipendi a cui si dovrebbero aggiungere le spese di gestione degli uffici». Decisamente contrariato dalla scelta della Provincia è anche il consigliere dell’Udc Daniele Biagione: «In un periodo di crisi economica, dove si continua a dire che bisogna tagliare la spesa pubblica, questa maggioranza, che presenta difficoltà al suo interno, applica una politica in difesa delle poltrone».
A dire la verità la modifica dell’articolo 22 dello statuto non è ancora carta straccia. Ci sarà un ulteriore passaggio in consiglio provinciale. Al momento sembrerebbe scontato un voto negativo da parte della maggioranza ma c’è chi auspica che qualcuno, a sinistra, tenti una mediazione. «Il muro contro muro personalmente non mi interessa - ricorda Bianchini-. L’augurio è che si possa cercare almeno un accordo per arrivare ad una reale riduzione del numero degli assessori. Certo ci rendiamo conto che Repetto debba accontentare troppe persone». «Siccome tutti in campagna elettorale avevano indicato una riduzione dei costi per le amministrazioni e nessuno porta avanti questo tanto annunciato impegno - conclude l’udicino Biagioni-, riteniamo che ridurre il numero degli assessori sia un passaggio morale ed etico.

Ma come al solito qui prevale la logica partitica».

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