Urbanistica, ultimatum di Pisapia ai partiti

Avranno tempo una settimana i consiglieri comunali per depositare le proposte di modifiche al piano di governo del territorio. Questa la scadenza proposta durante la riunione di maggioranza di ieri convocata per preparare i lavori dell’aula sul Pgt. Obiettivo della maggioranza, già espresso chiaramente dal sindaco, è quello di chiudere il dibattito entro il 30 aprile, per poter pubblicare il documento che la città aspetta da quasi un anno e passare alla discussione del bilancio, tema altrettanto urgente per l’amministrazione. Difficile provare a ricompattare la truppa arancione di Pisapia che negli mesi, in particolare negli ultimi giorni, è scivolata sull’individualismo, sull’ognuno per sé, diciamo. Così se il sindaco è dovuto ricorrere alla «cabina di regia» sull’urbanistica per rinserrare le truppe, ieri non sembrava che il terreno fosse proprio maturo per trovare l’unità. Si racconta di una riunione accesa, con l’assessore «commissariato» all’Urbanistica, Lucia De Cesaris, che cercava di stringere sui tempi, la sinistra radicale rigida sulla possibilità di accogliere le proposte di modifica dell’opposizione, e un Pd molto accomodante verso gli avversari.
La capogruppo del Pd Carmela Rozza cerca pazientemente di tessere le fila di un accordo, che per il momento si gioca sulla costruzione «di un cammino condiviso per un confronto con l’opposizione»: «Ci sono le condizioni per fare un lavoro proficuo, definire i punti di convergenza e isolare i nodi, che affideremo al dibattito in aula. In sostanza - spiega - vogliamo costruire un percorso comune sul merito, il metodo e il contenuto». Ancora è presto per parlare di contenuto. E se il Pd è più morbido sulla data di giovedì, come termine per presentare le proposte di modifica alle controdeduzioni, l’assessore de Cesaris - sostenuta dalla sinistra radicale - è stata perentoria sulle scadenze.
Il clima in aula, nonostante il tentativo di rinserrare le fila, era teso. Il consigliere di Sel Mirko Mazzali continuava a ironizzare sulla capogruppo del Pd a accusata di essere autoritaria, scomodando Machiavelli, la Rozza rimandava la palla al partito «Mazzali? È un problema della Quartieri (la capogruppo di Sel in consiglio, ndr)». Il Pdl con il capogruppo Carlo Masseroli si limitava a rilevare le divisioni interne della sinistra: «Ho l’impressione che ci sia qualcuno nella maggioranza che non ha intenzione di fare accordi».
Le «coliti politiche» si giocano sui tecnicismi: «Le proposte di modifiche - spiega Patrizia Quartieri - e non si tratta di emendamenti perché sono inammissibili, non possono modificare sostanzialmente l’impianto del piano di governo del territorio. Detto ciò rispettiamo le esigenze di dibattito e discussione della opposizione». Così anche il presidente del consiglio, Basilio Rizzo, della lista Sinistra per Pisapia, fa quadrato intorno al documento firmato De Cesaris: «Mi riconosco nell’equilibrio contenuto nella proposta».

In sostanza per Sel le priorità rimangono «rispettare la data di giovedì e del 30 aprile per chiudere il dibattito». Il bastone e la carota: «Chiediamo un incontro con tutti i consiglieri di maggioranza prima di affrontare i lavori d’aula». Il tentativo di rinserrare le fila, appunto.

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