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Al via lo Us Open con Nadal, Federer e due tennisti della domenica

Ci ha provato perfino Bode Miller, ma senza sci e scarponi ai piedi. Il campione americano della neve voleva partecipare agli UsOpen di tennis, è sempre stato il suo sogno, lui anche con le racchette ci sa fare. E dunque si è messo in coda, ha pagato la regolare tassa di iscrizione di 125 dollari e via in campo, solo per una partita però, perché la sua avventura è finita alle Hawaii con un 6-4, 6-2 subito da tale Erik Nelson-Kortland.
Insomma niente di epico, ma solo per dire che nel quarto Grande Slam dell’anno che comincia oggi a Flushing Meadows avreste potuto esserci anche voi, già proprio voi giocatori di circolo armati di passione e pancetta. Oddio, la pancetta forse non era il caso, ma investendo quei 125 dollari di cui sopra - che oggigiorno in euro superano di poco quota 100 - si poteva partecipare alle selezione con in palio due inviti per le qualificazioni del torneo di New York, quello che deve di nuovo sciogliere l’eterno dilemma del tennis moderno, ovvero Federer oppure Nadal. Alla fine i fortunati sono stati il 23enne Blake Stroke e la 22enne Alexandra Mueller, due che qualche punto nella classifica mondiale ce l’avevano già ma che - ovviamente - da oggi il torneo se lo guarderanno in televisione, perché dalle qualificazioni ne sono usciti con le ossa rotte. Però l’idea di poterci essere era già un successo, e così è stato.
Insomma il tennis mondiale apre anche ai peones della racchetta, se pensate che i tornei di selezione - cominciati il 18 aprile - avevano una sola regola: nessuna regola. Niente teste di serie insomma, tutti contro tutti e chi ti capita capita. Miller non se l’è presa («In fondo ho fatto una vacanza praticamente gratis alle Hawaii e non mi vergogno a dire che certi inviti li accetto con piacere») e il tennis intanto - cercando di copiare quello che succede nel golf (British e UsOpen) e nel calcio (la Fa Cup inglese) - è andato a caccia di nuovo campioni, che soprattutto negli Stati Uniti di questi tempi scarseggiano.
Per questo gli «UsOpen national playoff» hanno solo spostato l’attenzione ma non i pronostici sul cemento di New York. Che, in assenza del vincitori dello scorso anno Juan Martin Del Potro, rimette appunto al centro il solito duo: Federer o Nadal? A vedere la forma del primo e l’idiosincrasia del secondo per i campi americani potrebbe non esserci storia, anche se uno come Murray potrebbe disturbare la rivalità. E i nostri? Niente pancetta, per carità, ma i soliti numeri: nel tabellone maschile siamo (sono) solo in tre (Starace, Seppi e Fognini) e l’obbiettivo è come sempre quello di scollinare la prima settimana. Tra le donne invece, assente Serena Williams, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta ci provano. La prima deve ancora smaltire la sbornia del Roland Garros, la seconda ha un’infiammazione a un dito del piede ma deve difendere i punti dei quarti di finale dell’anno scorso. Andasse male non basterebbero 125 dollari per rimediare.

Programma di oggi (Eurosport dalle 17).

Camerin- Ferguson (ore 17), Errani-Garbin (17), Schiavone-Morita (17), Brianti-Parmenter (terzo incontro dalle 17), Pennetta-Falconi (quinto incontro dalle 17), Vinci-Venus Williams (dall’1 del mattino).

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