Usa, gli autori in sciopero: paralisi tv e Oscar a rischio

A gennaio stop a serie famose come Grey’s Anatomy e Heroes. E per mancanza di idee nuove, i palinsesti si riempiono di reality show volgari

da New York

Lo sciopero degli autori televisivi, iniziato il 5 novembre e ancora in alto mare, sta cambiando profondamente il palinsesto delle reti televisive americane. Senza sceneggiature, telefilm come Heroes, Grey's anatomy e 30 rock a gennaio non potranno più andare in onda. E mentre le luci dei set rimangono spente e gli attori si abbronzano in vacanza, i produttori dei network devono inventarsi veloci alternative per tappare i buchi del prime time serale.
A correre ai ripari è una nuova, e spesso brutalmente banale ventata di reality show. Improvvisati davanti alle telecamere, per il piacere dei guardoni televisivi, i reality non hanno bisogno di copioni e così Hollywood lancia una nuova generazione di programmi spazzatura. Primo in lizza è senza dubbio Crowned: the mother of all pageants, che ha debuttato settimana scorsa con una scia di orrende critiche della stampa americana (e rating da capogiro). Di settimana in settimana, sulla falsa riga del reality di Donald Trump The apprentice, undici coppie di madri e figlie sfilano in tandem davanti ad alcuni impietosi giudici per vincere i centomila dollari messi in palio per una gara di bellezza degna di una Miss America campagnola e provinciale. Ma Crowned si svolge soprattutto nella grande casa dove queste reginette vivono insieme - odiandosi, criticandosi, litigando. E se le figlie sono ragazzine cresciute fin da bambine per soddisfare i desideri narcisisti delle madri, le madri hanno trascorso settimane intere sotto il bisturi di famosi chirurghi plastici per somigliare alle figlie.
I reality esistono ormai da molti anni e secondo Rich Hanley, professore di giornalismo dell'università Quinnipiac, ad Hamden, erano proprio nati in risposta ad un precedente sciopero degli autori televisivi, nell'inverno del 1988. Per riempire il suo nuovo palinsesto la nascente rete televisiva Fox (che voleva sfondare tra i tre grandi network della Abc, la Cbs e la Nbc) aveva acquistato Cops, nel quale una candid camera seguiva i poliziotti nelle strade di New York.
«La Fox si stava lanciando e quel formato costava poco e provocava la audience - spiega Hanley -. Poi col tempo quei primi reality quasi documentaristici erano diventati più voyeuristici e competitivi, come Survivors e The apprentice».
Così all’alba del 2008 i reality tornano prepotentemente alla ribalta, mentre lo sciopero degli autori rischia di trasformare in altrettanti reality anche i due grandi show in diretta da Hollywood: se lo sciopero continuerà il Golden Globe (13 gennaio) e la serata degli Oscar (24 febbraio) non avranno più il loro stuolo di scrittori che preparano le famose battute dei presentatori, abituati e leggere il testo della serata sul gobbo e Hollywood teme un grande disastro in diretta.
Mentre la Fox ha annunciato che Grey's anatomy non andrà in onda, la Nbc ha preferito invece trasmettere le otto puntate girate prima dello sciopero (sulle sedici dell'intera stagione) di Lost a partire dal 31 gennaio, tra le proteste dei fan che non vogliono vedere metà della serie. I produttori del telefilm più seguito dagli americani, Casalinghe disperate, volevano invece aspettare fino a febbraio per mandare in onda la puntata conclusiva della stagione, nella quale le villette di Winsteria Lane sono state distrutte da un potente tornado, ma visto che lo sciopero del suo sceneggiatore Marc Cherry continua, la rete Abc manderà in onda l'ultimo episodio il 6 gennaio, seguito da un lungo silenzio. Silenzio che verrà riempito, almeno parzialmente, da un nuovo telefilm: Cashmere mafia promette di diventare il prossimo Sex and the city grazie a quattro protagoniste, rampanti newyorchesi, che si aiutano a vicenda a far carriera, come una specie di nuova mafia femminile.
Intanto la Nbc rilancia il reality American gladiator, sulla lotta libera, e The celebrity apprentice, nel quale alcune star si sottomettono allo scrutinio di Donald Trump, mentre l'americano medio seguirà le incredibili (e pericolose) diete dei protagonisti di The biggest loser. Da parte sua la Abc lancia un reality sulla danza, Dance war: Bruno vs. Carrie Ann e la rivale Cbs punta tutto sui classici Survivor e Il grande fratello.

Ma potrebbe essere la rete Cw (la stessa che trasmette Crowned), a vincere la hit parade degli indici d’ascolto col reality più demoralizzante: Farmer wants a life ha come protagonisti dei contadini a caccia di una moglie tra le splendide e sofisticate e spesso disgustate contendenti scelte a puntino dai produttori della Cw.

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