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Usa, la crisi colpisce i super-ricchi Ma nessuno spodesta Gates dalla pole

La crisi impoverisce i 400 "paperoni" americani che vedono scendere nel 2009 la loro ricchezza del 19%. Gates si conferma al primo posto

Usa, la crisi colpisce i super-ricchi 
Ma nessuno spodesta Gates dalla pole

New York - La crisi impoverisce i 400 "paperoni" americani che vedono scendere nel 2009 la loro ricchezza del 19%, ossia 300 miliardi di dollari, a 1.270 miliardi di dollari, contro i 1.570 miliardi del 2008. Si tratta del quinto calo dal 1992, cioè da quando è iniziata la raccolta dei dati. A fare i conti in tasca ai più ricchi d’America è Forbes stilando la consueta classifica annuale dei 400 statunitensi più abbienti.

Gates è sempre in pole position Bill Gates si conferma al primo posto: pur avendo visto scendere il proprio patrimonio del 7%, il fondatore di Microsoft conta su 50 miliardi di dollari. La medaglia d’argento va all’oracolo di Omaha, Warren Buffet, il più colpito dalla crisi che gli è costata 10 miliardi di dollari. Nonostante questo il guru della finanza può sempre contare su una ricchezza personale di 40 miliardi di dollari. Al terzo posto il fondatore di Oracle, Lawrence Ellison che, come nel 2008, siede su 27 miliardi di dollari. Dipende da Wal-Mart, colosso delle vendite al dettaglio statunitense, la fortuna di Christy, Jim, Alice e Robson Walton, rispettivamente in quarta, quinta, sesta e settima posizione. Si piazza all’ottavo posto Michael Bloomberg, sindaco di New York.

La crisi mina la ricchezza Complessivamente i dieci più ricchi d’America hanno visto andare in fumo nell’ultimo anno 40 miliardi di dollari: un "bagno di sangue" - osserva Matthew Miller, responsabile della classifica Forbes 400 sui più ricchi degli Stati Uniti - per il quale "nessuno verserà una lacrima" ma che non fa prevedere "nulla di buono per noi. Se loro (i super-ricchi) stanno diventando più poveri, questo significa che anche noi stiamo diventando più poveri". La top ten 2009 dei ricchi americani è pressochè invariata rispetto all’edizione precedente.

Fra le uscite eminenti dalla classifica di quest’anno igurano l’ex amministratore delegato di Citigroup, Sandford Weill, e il finanziere Allen Stanford, attualmente in prigione in Texas.

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