Va fermato il business delle lauree «ad honorem»
14 Luglio 2005 - 00:00Appaiono paradossali e assurde sia la proposta, avanzata dallex Commissario europeo Mario Monti, di abolire il valore legale della laurea, sia le iniziative assunte, con sempre maggiore frequenza, da alcuni Rettori di Università consistenti nellassegnazione di lauree ad honorem a personaggi autodidatti delleconomia e dello spettacolo.
Credo che le lauree ad honorem rappresentino una sorta di mercimonio del sapere che il mondo accademico e universitario ha accettato di pagare al business e al mondo dello spettacolo nella speranza di catturare qualche iscritto in più, attraverso luso dei testimonial, o di attirare nuove contribuzioni private.
Tale riconoscimento dovrebbe essere attribuito esclusivamente a coloro che, già laureati, abbiano accumulato, nel corso della loro attività lavorativa, meriti, conoscenze ed esperienze in altre discipline scientifiche di livello tale da giustificare il riconoscimento di un ulteriore titolo accademico.
Occorre, a mio avviso, porre fine a questo teatrino delle lauree ad honorem conferito per meriti presunti a persone prive di diploma di laurea.