Il problema è sempre stato quello: incontrare sua madre. L’occasione, agghiacciante, sempre casuale: «Stasera siamo a cena dai miei, ti spiace?... ». Certo che mi spiace, ma che ci posso fare? Mamma (la sua) era un classico dell’orrore come la tua, ma più spaventoso: una maga delle lasagne, una divoratrice di romanzi giapponesi, capace di stenderti con una citazione colta, con la casa uguale a uno specchio, oppure il contrario, una megera con il porro sul naso e la scopa sulla porta, che ragionava come un comò di fine Ottocento. Beh, rilassatevi. Adesso non è più così. Oggi tua suocera, o quella che lo diventerà, frequenta i salon de beauté, mangia bio, si cura con l’omeopatia, beve molta acqua. Una volta imboccava curva e rassegnata il viale della menopausa adesso infila la corsia di sorpasso con il foulard al vento e gli occhialoni da diva. Trasformate da ormoni miracolosi, geni della longevità, cellule di collagene e acido ialuronico, le mamme esibiscono gli anta con la sfacciataggine che le figlie avranno solo alla loro età. Già, le figlie: vanno in giro con l’apparecchio sui denti, tengono i capelli spettinati da maschiaccio, fuggono dai cosmetici, si vestono come gli ultimi esistenzialisti, di nero, perdute sulla rive gauche. Mica tutte certo, ma persino troppe. Nel nuovo millennio scostumato va così: tanto più la madre è curata tanto la figlia è trasandata, e il gap generazionale si è fatto sottile sottile. Così se stare simpatica alla mamma è sempre stata la prova del nove di lei, adesso lo è, spesso e soprattutto volentieri, di lui, il maschio italiano, ancora morbosamente attaccato alla mamma ma a quella della fidanzata.
Certo assistere alla trasformazione fisica delle loro bambine per le madri è un trauma ma una figlia, basta guardare le foto qui a lato, non è sempre uno specchio. Isabella Rossellini nella sua autobiografia Qualcosa di me ha scritto: «Assomigliare a mia madre mi ha creato solo problemi». Salvo poi piantare su un casino quando la Lancome l’ha pensionata per raggiunti limiti di età. Per Chiara Mastroianni «la bellezza di mia mamma Catherine Deneuve non mi ha mai schiacciato: non posso inventarmi una biografia tormentata per questo». E cosa dire del visagista personale di Hillary che su mandato di mammà ha trasformato Chelsea da brutto anatroccolo in una mezza principessa.
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