Lo ripeteva ogni volta che qualcuno gli chiedeva del suo futuro, di un eventuale passaggio alla Ducati: «L'intenzione è quella di chiudere la mia carriera motociclistica con la Yamaha». Lo ripeteva fino allo sfinimento, perché nessuno gli credeva, ma adesso è praticamente ufficiale: Valentino Rossi correrà con la Casa giapponese finché non deciderà di andare a fare qualcos'altro, probabilmente il pilota di rally.
«Yamaha Motor Company e Valentino Rossi sono lieti di annunciare il prolungamento del contratto fino alla fine del 2008» si legge in un comunicato ufficiale. Un rinnovo che sorprende chi conosce bene il fenomeno di Tavullia; piuttosto è la velocità dell'accordo a stupire, perché, solitamente, si comincia a parlare di queste cose a metà stagione. Ma, a pensarci bene, tanta solerzia non è poi così strana, perché il contratto di Rossi, evidentemente, è andato avanti di pari passo con la trattativa con la Fiat, che colorerà le carenature della Yamaha. La Casa torinese investirà circa 14 milioni di euro, ma per farlo voleva avere la certezza che Valentino rimanesse dov'è fino al 2008. Ecco perché sono stati anticipati i tempi e il rinnovo del contratto tra Rossi e la Yamaha anticipa di qualche giorno l'ufficializzazione della sponsorizzazione Fiat. Dal 2004, in tre anni con la M1, Vale ha conquistato due mondiali e 25 Gp, vedendo sfumare il titolo 2006 nell'ultima gara di Valencia. Anche questo ha spinto Rossi ad accelerare la trattativa: quest'anno vuole concentrarsi esclusivamente sulla MotoGP, senza alcun tipo di distrazioni. «Sono molto felice di aver rinnovato il contratto con la Yamaha - è il commento del sette volte iridato, che percepirà un ingaggio valutabile attorno ai dodici milioni di euro - così ora posso concentrarmi esclusivamente sul campionato».
Il campione è assetato di rivincita e non vuole altri pensieri per la testa. Anche perché nel team Yamaha ha trovato la famiglia ideale. «Penso che l'anno scorso, quando abbiamo recuperato da una situazione che sembrava irrimediabile fino ad arrivare a un passo dal titolo, abbia dimostrato quanto è fantastica questa squadra ed è per questo che resto».
Mentre Rossi e Yamaha rinnovavano il contratto, Honda, Ducati e Suzuki concludevano una tre giorni di test in Australia. Miglior tempo per il campione del mondo Nicky Hayden, più veloce di un paio di decimi del compagno di squadra Daniel Pedrosa, con le Ducati velocissime in configurazione gara.
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