Si avvicina il taglio del nastro per la strada in sponda destra del Polcevera prevista in un generico mese di giugno. Ma chi pensa alla definitiva soluzione di una decennale questione, può frenare gli entusiasmi: ad agosto la strada (sulla quale rimarrà comunque impostato un cantiere), sarà nuovamente chiusa al traffico per poter concludere i lavori che riguardano la «parte bassa». «Quando abbiamo iniziato i primi lavori ci è giunta una prescrizione della Provincia di Genova - spiega l'assessore ai lavori pubblici del Comune, Mario Margini -: ci ha chiesto di fare in modo che dalla strada il greto del fiume sia raggiungibile per i rilievi idrogeologici. Da qui la necessità di ultimare anche il sottopassaggio».
Solo a lavori finiti, quindi, la strada sarà, una volta per tutte, percorribile. «La previsione - dice l'assessore -, in ogni caso, è per settembre. Abbiamo scelto di chiudere ad agosto, per ridurre al minimo l'impatto sul traffico». Sullo stop all'indomani del taglio del nastro, si sono espressi diversi consiglieri, da parte dell'opposizione (Centanaro, Grillo e Murolo, del Pdl), ma anche della maggioranza (Mannu e Lecce, Pd).
Quattro miliardi e cinquecentomila euro («Soldi Anas», sottolinea Margini), stanziati dal Comune di Genova con una delibera del 2007, per un'opera che, dopo diverse proroghe, avrebbero dovuto arrivare a compimento entro il 27 gennaio 2010. «Il ritardo nei lavori - osserva il consigliere Giuseppe Murolo - è stato vergognoso». «Abbiamo perso tempo per il clima rigido di questo inverno - risponde Margini -, senza contare i vari sottopassi e lo spostamento della linea ferroviaria, in parte ancora in corso». La storia della tanto agognata strada in sponda destra, risale al 1999, al primo progetto Anas: una via tortuosa fatta di binari e manufatti ferroviari che ostacolavano il passaggio, di oleodotti e gasometri da abbattere, di aree dismesse da bonificare, di piloni di ponti da aggirare. L'ultimo tratto, quello che completerà la «rivoluzione» avviata con la strada in sponda sinistra, sboccherà poi in quella che di fatto sarà la prosecuzione di via Tea Benedetti verso le aree a valle, per il successivo collegamento con la strada a mare del ponente su Cornigliano e verso l'aeroporto. «Il consorzio di imprese che ha vinto l'appalto sulla strada a mare c'è - ha specificato Margini, interrogato anche su questo tema -. Ci sono anche dei tempi, che andranno rispettati».
Sestri Ponente, i soldi dallEuropa
Sono stati invece stanziati dall'Unione Europea, secondo notizie informali, 4 milioni e mezzo di euro da investire su Sestri Ponente. Un milione e mezzo serviranno a Tursi per completare la finitura del mercato di via Emanuela Ferro. Un'opera finita due anni fa, presa in carico dal comune di Genova ma, al momento, ancora inutilizzata. Finito il mercato, il suo collegamento con la vicina stazione ferroviaria di Sestri Ponente e stabilita la gestione interna degli spazi, i fondi rimanenti saranno utilizzati per il rifacimento di Piazza Miconi, via Paglia, la biblioteca Bruschi e viale Canepa.
5 per mille al Comune
Nel corso della consueta seduta di consiglio comunale del martedì è stato votato e approvato l'ordine del giorno che propone al consiglio comunale di attivarsi perché i contribuenti, in fase di compilazione del 730, possano decidere di devolvere il 5 per mille ai servizi sociali del comune.
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