Una piccola confezione trasparente con la chiusura di cartone e la stampa dell'immagine del piccolo gasometro abbattuto lo scorso 21 aprile. Dentro, un bullone o un chiodo che teneva ferma la saldatura della struttura metallica. Seicento gadget regalati alla popolazione dalla Società per Cornigliano sono andati a ruba ieri mattina quando si sono aperti al pubblico i cancelli dell'ex Italsider. Come per il muro di Berlino i genovesi hanno fatto a gara, mettendosi in fila dalle 10 di ieri, per aggiudicarsi un pezzo di storia dell'industria del capoluogo ligure. In mezz'ora si sono esauriti tutti i pezzi. Tra i mille curiosi in caccia di souvenir tante famiglie, con bimbi e genitori a scorrazzare dove una volta si produceva l'acciaio, studenti, e alcuni ex lavoratori. Luigi Baiocco, 82 anni, ha ricordato come Cornigliano era bella quando c'erano le spiagge e la gente andava sul litorale per tuffarsi in mare. Ma ha anche spiegato come, per mezzo secolo, l'industria abbia dato lavoro ai genovesi. «Ho un pochino di nostalgia - racconta l'ex tuta blu - ho lavorato per decenni all'altoforno e alla cokeria, riscaldando e sparando l'acciaio. Un lavoro duro. Sono venuto qui per prendermi un pezzetto della mia industria, quella che ho condiviso con migliaia di altri operai».
Dall'altra parte c'è una famigliola. La madre biondissima è una russa, Yulita Vinkovska. I bimbi, avuti dal marito italiano, sono Daniele di otto anni e Adriano di undici. Abitano a Cornigliano da un decennio. «Prima c'erano fumi e polveri - spiega la donna - abitiamo all'ultimo piano di piazza Maria Conti e vedevano i fumi neri e i gasometri. Adesso è meglio. Finalmente vediamo il cielo e il mare nitidi e puliti. Ho portato i bambini a fare un giro nelle acciaierie, ma siamo arrivati tardi e non siamo riusciti a prendere uno dei bulloni per ricordo». Ci vorranno anni prima di finire i lavori di bonifica e di realizzazione delle strutture a mare per riqualificare i 70mila metri quadrati dell'area che torneranno alla città con servizi, verde attrezzato, impianti sportivi e altre strutture. Lo ha ricordato anche il presidente della regione Claudio Burlando che, insieme al direttore della Società per Cornigliano Enrico Da Molo e all'amministratore delegato di Sviluppo Genova Alberto Ghio, ha partecipato all'evento della distribuzione dei bulloni.
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