È la prima messa di Natale di Papa Leone XIV dal suo insediamento dopo la morte di Francesco e, a sorpresa, il Pontefice si è affacciato in piazza San Pietro per salutare i fedeli che anche questa sera, nonostante la pioggia, stanno assistendo alla Santa messa dal sagrato di San Pietro. Intorno alle ore 22:10 Papa Leone XIV ha svelato il Bambin Gesù collocato su un piccolo trono davanti all'Altare della Confessione. Prevost ha quindi baciato e incensato il Bambinello. Al gesto del Pontefice è seguito un omaggio floreale da parte di alcuni bambini provenienti da diverse parti del mondo, tra cui l'Ucraina.
"Grazie per esseri venuti anche con la pioggia! Tanti auguri a tutti", ha detto il Santo Padre affacciandosi nella piazza gremita. "Vogliamo celebrare insieme la festa di Natale, Gesù Cristo che è nato per noi ci porta la pace, ci porta l'amore di Dio tanti auguri a tutti voi, Dio vi protegga e vi benedica tutte le vostre famiglie", ha aggiunto tra gli applausi prima di rientrare in San Pietro. Gesù "sorprende il mondo" e illumina "di salvezza la nostra notte. Non esiste tenebra che questa stella non rischiari, perché alla sua luce l’intera umanità vede l’aurora di una esistenza nuova ed eterna. È il Natale di Gesù, l’Emmanuele. Nel Figlio fatto uomo, Dio non ci dona qualcosa, ma se stesso", ha detto il Papa nel corso dell'omelia in San Pietro.
Mentre un'economia distorta, ha proseguito il Santo Padre, "induce a trattare gli uomini come merce, Dio si fa simile a noi, rivelando l'infinita dignità di ogni persona. Mentre l'uomo vuole diventare Dio per dominare sul prossimo, Dio vuole diventare uomo per liberarci da ogni schiavitù. Ci basterà questo amore, per cambiare la nostra storia?". La risposta, ha aggiunto, "viene appena ci destiamo, come i pastori, da una notte mortale alla luce della vita nascente, contemplando il bambino Gesù. Sopra la stalla di Betlemme, dove Maria e Giuseppe, pieni di stupore, vegliano il Neonato, il cielo stellato diventa 'una moltitudine dell’esercito celeste'. Sono schiere disarmate e disarmanti, perché cantano la gloria di Dio, della quale la pace è manifestazione in terra: nel cuore di Cristo, infatti, palpita il legame che unisce nell’amore il cielo e la terra, il Creatore e le creature".
Il Papa ha poi invitato ad "ammirare" la "sapienza del Natale": "davanti alla violenza e alla sopraffazione, nel bambino Gesù, Dio dà al mondo una vita nuova: la sua, per tutti". Il Natale "è festa della speranza, perché il bambino Gesù la accende in noi, facendoci messaggeri di pace. Con queste virtù nel cuore, senza temere la notte, possiamo andare incontro all'alba del giorno nuovo". Sulla Terra, ha detto ancora il Santo Padre, "non c’è spazio per Dio se non c’è spazio per l’uomo: non accogliere l’uno significa non accogliere l’altro. Invece là dove c’è posto per l’uomo, c’è posto per Dio: allora una stalla può diventare più sacra di un tempio e il grembo della Vergine Maria è l’arca della nuova alleanza".
"Questa sera seguono la messa nella Notte di Natale circa 6000 fedeli nella Basilica di San Pietro, a cui si aggiungono i circa 5000 presenti all'esterno, sulla piazza", rende noto la sala stampa della Santa Sede.