Gian Maria De Francesco
da Roma
Senatore Vegas, al di là dei risultati interlocutori del vertice tra governo e sindacati, si è cercato di convincere lopinione pubblica dei benefici del ritorno alla concertazione.
«Considerato che si reincontreranno il 29 giugno quando il Dpef sarà già pronto, più che di concertazione si può parlare di un rito di consultazione. Basta guardare i dati sullandamento dei salari. Non ci sarà stata concertazione ma sono cresciuti negli anni scorsi. E allora a che cosa serve? Serve a bloccare i processi di cambiamento e a promuovere lunanimismo del volemose bene. Tradotto in politica: immobilismo».
Non pensa che potrebbe trattarsi di un modo per prendere decisioni «tremontiane» anche da sinistra?
«Si potrà fare qualche modifica della legge Biagi, ma ha funzionato. Lo scalone è stato deciso per facilitare lentrata in vigore della riforma pensionistica. Certo, si può anticipare lentrata in vigore della previdenza integrativa rafforzando le pensioni dei più giovani e contemporaneamente rendendo più fluido il mercato mobiliare. Ma, per il resto, si vede che il nuovo governo si sta adattando a un programma economico stilato in precedenza».
Sul cuneo fiscale il governo Prodi intende fare «simulazioni sul campo», come ha riferito il segretario della Cisl Bonanni.
«Bisogna capire se il taglio sarà di cinque punti o di uno solo come previsto dalla Finanziaria 2006. Poi bisognerà capire se sarà a beneficio esclusivo delle imprese e allora potrebbe rilanciare la produttività. Se ne godranno pure i lavoratori non avrà efficacia».
Lincontro di ieri ha confermato che i sindacati sono contrari a una manovra-bis fatta di tagli.
«DAlema sabato scorso è stato chiarissimo: ha agitato ancora la questione delle rendite finanziarie. E per avere gettito dovranno colpire i Bot già in essere. Poi si parla anche di rendite catastali. Una visione veterocomunista che colpisce chi ha accumulato per il proprio futuro. Il governo non sa ancora che pesci prendere: bisogna fare la manovra oppure, come credo, non è da fare? I mercati aspettano».
Per questo ha scritto al presidente della commissione Bilancio del Senato di cambiare lordine del giorno dellaudizione di Padoa-Schioppa domani?
«Si dovrebbe discutere della due diligence effettuata dalla Commissione Faini che non ha valenza istituzionale come Bankitalia e la Ragioneria generale dello Stato.
Il governo ieri ha rilanciato un «patto per lo sviluppo».
«Ci si riempie la bocca di parole e si guarda alla forma perché la sostanza non esiste».
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