«Veltroni? Magari somigliasse a Cofferati»

Marcello Viaggio

«Veltroni? Ci basterebbe che assomigliasse appena un po’, anche alla lontana, al sindaco di Bologna», afferma il coordinatore romano di Forza Italia, Giampaolo Sodano. Questione di punti di vista. Da altre parti, invece, Veltroni piace così com’è: tollerante, attento a inviare messaggi al sindaco di Parigi, a ricevere la Nazionale di pallanuoto, a lanciare moniti al presidente dell’Iran. La sinistra antagonista, la stessa che contesta duramente Cofferati, manca poco che ne faccia un suo idolo: «Il sindaco di Roma? Un nostro amico, un democratico» hanno detto sabato D’Erme e Lutrario alla manifestazione no global per l’emergenza casa. Ma sarebbe più giusto dire: alla manifestazione per l’okkupazione di luoghi pubblici e alloggi privati.
Per Giampaolo Sodano, però, va fatta chiarezza, non ci sono vie di mezzo: «Chi okkupa abusivamente, chi requisisce la proprietà privata, commette un reato. Non si possono fare tante chiacchiere, i colpevoli vanno fermati». Eppure il sindaco di Roma, poche ore dopo che il presidente del X Municipio requisiva 15 appartamenti a Cinecittà, si preoccupava di diramare un comunicato in merito «alle gravissime dichiarazioni del presidente dell’Iran, Ahmadinejad, su Israele». Su Medici non una parola. «Il sindaco punta sempre alla sua immagine internazionale. Vorrei che Veltroni somigliasse un po’ di più a Cofferati. Continua a occuparsi delle grandi questioni internazionali, e non delle okkupazioni di case, dell’invasione dei pullman turistici in centro. L’Iran, va bene; ma Veltroni dovrebbe anche governare la città, che diventa ogni giorno che passa sempre più invivibile. La maggioranza capitolina in questi giorni è in difficoltà, non tutti si trovano d’accordo con Action. Il delegato all’emergenza, Galloro, invece ha partecipato in prima linea alla manifestazione di D’Erme. A Forza Italia interessa solo la posizione di Veltroni. Non ci importa sapere da che parte sta politicamente, ci basta sapere se vuole fare rispettare la legge in questa città. Per impedire manifestazioni di destra, come alla Garbatella, gli ultras della sinistra scatenano la violenza, come se solo loro potessero okkupare la piazza. C’è di più continua -. Malgrado gli accordi sottoscritti in Prefettura, malgrado i protocolli d’intesa, si continuano a tollerare, come niente fosse, manifestazioni come quella di sabato in centro storico, paralizzando la città. Occorre che si facciano rispettare gli accordi. Se dipendesse da me, vieterei tutte le manifestazioni in centro. Roma è una città speciale, non si può bloccare ogni giorno la capitale con i cortei».
Il ministro Calderoli ha espresso preoccupazione per i dati sull’immigrazione: 2 milioni e mezzo di stranieri in Italia, 242mila nella capitale. Saranno tutti in regola come dice il dossier della Caritas? O molte persone entrate come colf, ad esempio, sono in realtà prostitute, ambulanti abusivi? «Ci sono le leggi dello Stato, si devono applicare - aggiunge Sodano -. Non tocca solo ai carabinieri e al magistrato farle rispettare, ma anche al sindaco, ai presidenti di municipio. Quello che ha fatto Cofferati a Bologna è una cosa semplice ed elementare: ha fatto rispettare la legge. Il sindaco Veltroni dovrebbe seguire l’esempio del collega. Basti pensare ai pullman turistici.

Prima 200 in centro erano troppi, ora se ne fanno entrare 300, perché non si possono scontentare albergatori e tour operator. Un quotidiano attento all’immagine veltroniana ha titolato un articolo: “I pullman in centro, ma con regole chiare”. Che titolo è? Bisogna farne entrare di meno, altro che regole chiare».

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