Non ci interessa la disputa che ha diviso Gigi Proietti e Maurizio Costanzo per la gestione del Teatro Brancaccio di Roma: il punto è che Proietti è notoriamente di sinistra e Costanzo pure. Lo sanno tutti.
Costanzo è amico personale di Fassino, ha sdoganato DAlema in televisione, ha fornito consigli personali e mediatici a Mussi, Bersani, Visco, Melandri e molti altri. È stato consulente di Rutelli, ha dichiarato pubblicamente di averlo votato, ha detto che se fosse stato bolognese avrebbe fatto lo stesso con Cofferati e prima ancora con Renato Zangheri: tutta gente che Costanzo, nel libro Chi mi credo di essere pubblicato da Mondadori nel 2004, ha definito «politici del mio schieramento».
Ma ecco che Franco Cordelli, sul Corriere della Sera di ieri, ha scritto così: «Difficile dire quale sia la parte politica in cui si possa identificare Maurizio Costanzo». Difficile? Poi si parla di Proietti: «Più facile stabilire Proietti-sinistra, Proietti-Veltroni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.