nostro inviato a Venezia
Sono stati 79 minuti di
immagini intense del grande
Mattatore. “Vittorio incontra
Gassman”, di Giancarlo
Scarchilli, ha aperto il
Festival di Venezia per
ceelbrare, finalmente al Lido,
a dieci anni dalla morte, forse
il più grande attore italiano
del quale tutti ricordano i
monologhi recitati
con “intonazione”
shakespeariana sia in teatro
sia in tv. Gassman scomparve il
29 giugno del Duemila e chi lo
aveva incontrato da ragazzo,
come l’oggi cinquantanovenne
Scarchilli, non può che
ricordarsi i suoi gesti pieni
d’amore, i suoi sorrisi e i
suoi aneddoti, ma anche,
purtroppo i molti, troppi anni
scanditi da quella malattia del
vivere che si chiama
depressione. Nel 1982, Gassman
chiamò Scarchilli per preparare
un film che si intitolava “Di
padre in figlio”. Da allora,
quest’ultimo divenne il regista
di molti dei suoi
lungometraggi: “I fobici”, con
Sabina Ferilli, “Scrivilo sui
muri”, con Cristina
Capotondi, “La vita di
Masaccio”… Racconta il regista
che una mattina di maggio dello
scorso anno, mentre si
avvicinava l’anniversario della
morte di Vittorio, la sua
coscienza gli suggerì di
pensare a costruire un film
sulla vita dell’amico
scomparso:un modo per
risarcirlo di quel silenzio
terribile che la Mostra
cinematografica di Venezia gli
aveva inflitto l’anno della
morte.
Oggi, a commemorazione
restituita grazie anche
all’ appoggio dei figli
Alessandro, Jacopo, Paola
e Vittoria (tutti avuti da
madri diverse), il risultato
è questa “autobiografia”
commovente e completa. Non
sono mancate le numerose
testimonianze di chi lo ha
conosciuto: registi come
Monicelli e Scola, attori come
Jean-Louis Trintignant, Gigi
Proietti, Sergio Castellitto,
Carlo Verdone… Ma ciò che ha
più commosso sono stati gli
inediti che la sua ultima
moglie, Diletta D’Andrea,
ha scelto dal suo archivio
personale perché il ritratto
di Gassman fosse ancora più
completo.
Le discussioni dei critici
sono ruotate intorno al tema
se Gassman fosse più un grande
attore classico o il maggiore
dei moderni. Passato dal cinema
al teatro alla televisione
e viceversa, fu il primo a
creare una propria scuola di
recitazione per i giovani, e
un po’come Picasso in arte
attraversò tutti gli stili.
Ciò che ha più colpito in
questi 79 minuti è che l’attore
in realtà da giovane non
intendeva fare quel mestiere:
fu la madre a iscriverlo
all’Accademia di arte
drammatica fondata da Silvio
d’Amico. Lo stesso d’amico,
vedendolo al saggio finale
chiese: “Ma questo è un attore
o uno sportivo?”, tanto la sua
recitazione era “ginnica”. Non
a caso il giovane Vittorio
aveva giocato nella nazionale
di basket e a un fisico
atletico contrapponeva una voce
sottile che solo allenandosi
per ore per ispessire le corde
vocali riuscì a modificare.
Altre scene commoventi fanno riemergere un Gassman ormai anziano e dalla barba grigio- bianca, devastato dalla depressione e a cui solo l’ispirazione poetica funge a volte da terapia. Pur non piangendosi mai addosso, un giorno, all’età di 65 anni si svegliò, racconta, scoprendo “di aver vissuto la vita di un altro”. Allegro con i figli e con gli amici, la sua capacità di ironia e la sua generosità sono rimasti nella loro memoria. Nel film viene ricordato quando nel palazzo dei Papi di Avignone, gremito di gente, aveva portato il suo “Adelchi”, uno spettacolo trionfale per pubblico e critica. E non è un caso che con il suo “Teatro popolare” riuscisse a fare 450mila spettatori per ogni piazza. Al Festival del cinema di Cuba, ricorda Scarchilli, Castro, Garcia Marquez e il presidente francese Mitterrand si intrattennero con Vittorio in atteggiamento di riverenza. Migliaia di ore di teatro e di televisione, 130 film: un enorme lavoro per una vita da re, come hanno riconosciuto i Risi padre e figlio.
Secondo Carlo Verdone, questo film dovrebbe divenire presto un dvd, mentre Fanny Ardant ha confessato di essersi pentita dei suoi no al “mattatore-seduttore”. “Vittorio racconta Gassman” è la storia della vita straordinaria di un gigante delicato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.