Venti feriti nello stadio del Mondiale

Settimana decisiva per le big, Inter, Roma, Juve e Milan. L’Imperatore Adriano sta marciando sulla capitale, una clausola nel suo contratto ne prevede la fine se scatteranno le orge, Rosella Sensi si è detta pronta a lasciare se qualcuno acquista. Vero o non vero, sui rossoneri pochi misteri, si attende che Cellino liberi Allegri con il quale è già tutto definito per la panchina della prossima stagione. Nel frattempo il presidente del Cagliari non può annunciare Bisoli, o meglio potrebbe, ma non vuole dare ad Allegri il pretesto per lasciar cadere tutte le colpe del divorzio su di lui, pretendendo anche un indennizzo da via Turati.
Per la Juve si tratta di sciogliere decisioni importanti, per esempio Pazzini o Dzeko, Palombo o Schweinsteiger. Marotta a parole ha chiuso la saracinesca sugli ex doriani: «Palombo e Pazzini sono due ottimi giocatori ma non vogliamo snaturare la Sampdoria, non credo che faranno parte della Juventus, mentre uno degli obiettivi è dare fiducia ai giocatori della scorsa stagione, qui c’è un patrimonio di altissimo livello da non depauperare». Negli intenti è questa la linea del nuovo direttore generale, in realtà sono pronti 22 milioni per il centrocampista del Bayern Monaco, mentre Edin Dzeko oltre ad essere un vero obiettivo è anche un avvertimento al resto dell’Europa che sta inseguendo il bosniaco, un modo per ribadire che il club è tornato. Dzeko sembra determinato a trasferirsi in bianconero, il Wolfsburg lo dichiara incedibile. Vecchie e malconce tattiche per alzare il prezzo, come il lodevole intento di far credere che il patrimonio giocatori della Juventus non verrà smantellato. Diego è sul mercato, lo vuole l’Amburgo, si tratta di stabilire una cifra. Il serbo Milos Krasic del Cska è invece in entrata. I russi hanno aperto l’asta, anche l’Arsenal è sulle tracce della punta esterna che in realtà non ha entusiasmato nel doppio confronto di Champions contro l’Inter. Si tratta su di una base di 15 mln e secondo i beni informati la Juventus, proprio per l’inserimento della squadra londinese che ne avrebbe offerti 19, starebbe organizzando un viaggio a Mosca per chiudere. Voci provenienti da Londra assicurano che Krasic non sia affatto nei desideri di Arsène Wenger. Le brutte notizie sono tutte per Mancini e il suo City: nessuno vuole andare a giocarci. Dopo il netto rifiuto di Douglas Maicon, anche Nicolas Burdisso ha detto no al Mancio: «Niente di personale - ha dichiarato l’argentino -, ma voglio restare a Roma». L’offerta record è per Fernando Torres, il City gli ha proposto un salario di 12,5 mln, lui invece, come già annunciato su queste pagine, vuole Ancelotti che si è dichiarato pronto a spendere 60mln per averlo dal Liverpool, club che sembrerebbe proprio all’anno zero. In Inghilterra danno Steven Gerrard ormai madridista. Il quotidiano Marca scrive che il trentenne centrocampista dei Reds ha sistemato i sospesi con il suo club: «Voglio il Real», ha titolato il foglio vicino alla squadra di Mourinho, dipinta in un delirio di onnipotenza: tutti vogliono giocare lì. L’ultimo in ordine di tempo è Angel Di Maria punta esterna del Benfica con procura Jorge Mendez, tutor di Mourinho: «La prossima stagione giocherò nel Real», avrebbe confidato il nazionale argentino ai compagni. Quanto ci sia da credere a queste dichiarazioni è presto detto: nessun virgolettato sulla retromarcia di Maicon che ha giurato fedeltà all’Inter, su Marca e su As si continua a leggere che il brasiliano vuole Josè e solo Josè che ha scelto Karanka come suo secondo. In realtà Maicon resta all’Inter se Moratti non lo cede. E se arriva l’offerta buona, 35 mln di euro, Moratti lo cede. Di vero c’è che Florentino Perez ha già fatto sapere che non spenderà mai quella cifra per un difensore, ma aveva detto che non l’avrebbe mai spesa neppure per un allenatore. C’è poi L’Inter, entro domani si dà per certa la firma di Rafael Benitez che arriverebbe con tre fedelissimi, Mascherano, Kuyt e Benayoun. Probabile solo il primo perché Kuyt ha 31 anni e guadagna 4 mln a stagione, mentre Benayoun, trent’anni, è israeliano, quindi extracomunitario, sebbene Muntari sia sul mercato. E Mascherano verrebbe a fare la riserva. L’Inter del nuovo tecnico resta un 4-2-3-1 con l’impossibilità di migliorarla nell’organico.

Intanto il domenicale News of the World rilancia la notizia del nuovo tecnico del Liverpool settimo in Premier a 23 punti dal Chelsea: è Roy Hodgson, per lui un compito obiettivamente più semplice di quello che attende Rafa.

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