«Vero illecito? Il presidente deve essere assolto perché incapace di intendere e volere»

Vagando ieri col telecomando, fra le cronache sportive, mi è capitato di imbattermi nella partita del campionato spagnolo Real Madrid-Saragozza. Ho potuto così osservare il giocatore Diego Milito e ascoltare i lusinghieri commenti sulle sue doti non comuni. Ho pensato quanto è bizzarro il mondo del calcio: in Spagna Milito crea difficoltà e fronteggia alla pari il Real Madrid, mentre in Italia, per realizzare un gol decisivo in Serie B, contro un Venezia già retrocesso e già fallito, ha dovuto far ricorso all'inganno e alla corruzione.
Così almeno hanno sentenziato i tribunali del calcio e così sono andate le cose secondo la gran parte della stampa sportiva italiana.

Nessuno che abbia voluto soffermarsi su quanto sia bizzarra e inverosimile l'ipotesi accusatoria e nessuno che per un attimo abbia prospettato l'eventualità che se, nelle condizioni date, Preziosi ha davvero tentato di corrompere l'avversario, ciò significa che egli non era nel pieno delle proprie facoltà, era incapace di intendere e di volere e quindi assolutamente non perseguibile.

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