da Roma
Siamo agli inizi di giugno, Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil è ospite di Lucia Annunziata nella trasmissione che conduce su Rai tre, «In mezzora». Largomento è assai spinoso e complicato, una questione scottante che da problema, nel giro di pochi mesi si è trasformato in emergenza. I rifiuti.
Uno scoglio contro cui luscente governo di centrosinistra è andato a sbattere uscendo con le ossa rotte e le strade di Napoli inondate di «monnezza». Così Epifani, interrogato dalla ex presidente della Rai, tira fuori dal cassetto una richiesta che sa, per chi la chiede ma anche per chi la accoglie, di sfida persa in partenza. Destinatario il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: «Ripulire entro un mese Napoli dai rifiuti» e che, insieme, «si affronti il tema della raccolta e dello smaltimento in tutta Italia».
Ebbene, poco più di un mese è passato, le strade del capoluogo campano sono tornate sgombre, i siti di stoccaggio aperti o individuati, i lavori per il termovalorizzatore di Acerra avviati. Quindi, promessa mantenuta.
Epifani, questo si sa, è un uomo di parola e perciò, seppure indirettamente, sembra rendere merito a chi il compito lha svolto riuscendo dove altri hanno fallito. Nessuno ne ha certezza, ma forse può leggersi così la nota congiunta con cui ieri le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil, dopo lincontro con le rappresentanze regionali, hanno voluto esprimere «apprezzamento per i primi risultati conseguiti nellemergenza rifiuti a Napoli». La firma è quella dei segretari confederali Modica, Bellini e Carcassi, che sottolineneano come «questi risultati siano stati possibili grazie allimpegno dei lavoratori e del sindacato che, responsabilmente, si sono fatti pienamente carico, per quanto di loro competenza, di contribuire al superamento dellemergenza».
Un problema che però è ben lontano dallessere definitivamente archiviato. Per questo i rappresentanti nazionali e regionali di Cgil, Cisl e Uil, «in questottica di collaborazione e al fine di consolidare i risultati ottenuti» nonché per evitare «il ripetersi dellemergenza», chiedono al sottosegretario delegato, Guido Bertolaso, un incontro per valutare «congiuntamente» le soluzioni per la riorganizzazione industriale «del ciclo integrato dei rifiuti e limpiego ottimale dei lavoratori».
E pensare che gli stessi firmatari della nota di ieri, non avevano accolto con particolare favore le norme varate dal governo. «Il Decreto per lemergenza rifiuti in Campania - denunciavano Modica, Bellini e Carcassi - si sta trasformando in un decreto omnibus che rischia di mettere a pregiudizio diritti e tutele».
Era un mese fa e a Napoli per strada cerano 40mila tonnellate di «monnezza».
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