Il western o è americano o non è. Quello tedesco (Winnetou, ecc...), spagnolo e italiano è una falsificazione, analoga a quelli di altri prodotti doc, e le polizie avrebbero dovuto sequestrarli, non tanto come refurtiva (si rubava allAmerica lanima mitica, la sola che avesse), quanto perché caricaturavano quellanima mitica e la usavano come surrogato dellanima rimossa dellEuropa. È complesso quel che si cela dietro un genere cinematografico... Gli spettatori non lo sanno; i giornalisti non vogliono sapere: la profondità spaventa gli uni e soprattutto gli altri. Allinsolito spettatore che vuol capire e al più insolito giornalista impavido si rivolge Clélia Cohen con Il Western (Lindau, pagg. 96, euro 12,80), introduzione a esami più dettagliati di un genere vasto e metaforico, il cui vero erede è il cinema di fantascienza. Nel cosmo nessuno può sentirti urlare? Nel West tutti possono sentirti: ma a che serve?
Se scansate la natura selvaggia, resa più selvaggia dai civilizzatori/liberatori, e siete bene educati, Cary Grant è forse il vostro attore. Eleganza, arguzia e garbo lo rendono anacronistico nellodierna volgarità. Ma la raccolta di saggi Cary Grant. Lattore, il mito (Marsilio, pagg. 239, euro 20; a cura di Giaime Alonge e Giulia Carluccio) si concentra sul suo stile, che non fu solo glamour.
Il vero volto del western (e di Cary Grant)
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