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Veron: «Adriano ci ha mancato di rispetto»

Materazzi: «Situazione anomala». Moratti: «Non esiste nessun caso, altrove ci sono episodi più gravi e non vengono sottolineati»

Jacopo Casoni

da Milano

Dopo un 5 a 0 dovrebbe esserci euforia in uno spogliatoio. Non all'Inter e non in un giorno come quello di ieri. La grana Adriano monopolizza l'attenzione e scatena una bufera che difficilmente potrà rientrare senza strascichi.
Massimo Moratti cerca di smorzare e spiega che il nuovo caso Adriano non esiste. «Non c'è nessun imbarazzo. Adriano aveva un permesso ed è arrivato con un giorno di ritardo per problemi indipendenti da lui. Del resto anche la delegazione venezuelana (che giocherà una partita amichevole contro i nerazzurri a San Siro nella serata di oggi, ndr) è arrivata a Milano in ritardo. Non penso ci saranno multe, ci sono una società e un presidente che dovranno prendere una decisione. Credo si sia parlato a sproposito. Da altre parti succedono cose ben più gravi, ma non vengono sottolineate. A ciò che succede all'Inter, invece, si dà a tutto un peso esagerato».
Caso chiuso anzi inesistente, quindi. Neanche per sogno. La politica del patron nerazzurro non è la stessa di alcuni giocatori importanti per lo spogliatoio dell'Inter. E le parole di un leader come Veron sono veri e propri macigni. «Ci sono rimasto male. Sono molto arrabbiato per quello che è successo. La sua è stata una mancanza di rispetto e questo caso è stato gestito male da tutti: Adriano, squadra e società».
Anche Materazzi non ha per niente gradito il ritardo dell'Imperatore. «Credo si sia verificata una situazione quantomeno anomala. In un gruppo si è tutti uguali e dobbiamo cercare di dimostrare questa unità se vogliamo toglierci delle soddisfazioni. I comportamenti delle persone a volte contano più delle vittorie».
E gli altri sudamericani? Sono più indulgenti e propensi a sdrammatizzare l'accaduto. Alvaro Recoba su tutti. «Fastidio per quello che ha fatto Adriano? No, anzi. Sono contento perché così ho giocato io - scherza -. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Io ho fatto in modo di arrivare il prima possibile in Italia, ma non so i motivi del ritardo di Adri. Darà le sue spiegazioni e andrà tutto a posto». Cordoba non vuole parlare del caso, ma, ironizza sul fatto che sembra essere l'unico sudamericano puntuale. «Si vede che mi danno il biglietto buono...».
Roberto Mancini, informato delle parole di Veron, getta acqua sul fuoco. «Adriano è un grande campione e l'Inter ha bisogno di lui. È importante che torni in condizione e che sia a disposizione della squadra. Non abbiamo ancora parlato dell'accaduto. Ma credo sia giusto affrontare l'argomento, anche perché dovremo stare insieme ancora a lungo».
E Adriano? «Io rispondo solo sul campo», dice sorridendo e senza fermarsi ai microfoni.

Vista l'entrata dura di alcuni suoi compagni, non un gran dribbling questa volta.

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