«Un viaggio ma...» col Cinturato, il pneumatico che ha fatto strada

Ne ha fatta di strada il Cinturato della Pirelli, il pneumatico icona di design che segnò un nuovo stile del concetto di viaggiare, dagli anni Cinquanta, quando fu lanciato per la prima volta.
Oggi lo storico Cinturato Pirelli rinasce. Ha un cuore «verde», perché punta sull'ecosostenibilità, e ad alta tecnologia, per garantire una sempre maggiore sicurezza. Una rinascita che Pirelli festeggia con l'apertura di una mostra alla Triennale di Milano, «Un viaggio, ma...» da oggi al 18 febbraio, ripercorrendo attraverso bozzetti, manifesti e film storici, oltre alle opere di quindici creativi d'oggi, l'idea del viaggio e dello storico pneumatico, oltre ad installazioni ed eventi aperti al pubblico nel centro cittadino, per riflettere sul tema della mobilità sostenibile. Pirelli, con un ulteriore occhio di riguardo nei confronti dell'ambiente, pianterà inoltre nel Parco del Ticino un numero di alberi per «pareggiare il conto» dell'energia impiegata nelle manifestazioni.
In mostra alla Triennale, le campagne pubblicitarie degli anni 1954-1972, firmate da nomi quali Bob Noorda, Pino Tovaglia, Ugo Mulas, Franco Grignani, Antono Boggeri ed Alan Fletcher. Si rimane sorpresi cogliendo la forza di quei messaggi di allora, già così aperti alla sperimentazione, capaci di inventare linguaggi innovativi, dirompenti, di osare strade comunicative nuove. Ne è prova la famosa campagna targata 1966 «Un viaggio sul sicuro - Cinturato Pirelli», di Arrigo Castellani, che rivestiva all'epoca il ruolo di «direttore propaganda», come si diceva allora, della Pirelli, e di Pino Tovaglia, grafico ed art director; attraverso immagini e parole si alludeva al viaggio come ad un simbolo del nuovo modo di assaporare la vita e di sognare. L'idea di scoprire luoghi nuovi o di tornare in posti amati un tempo, oggi come allora, diventa quindi una miccia che innesca la voglia di evadere dalla quotidianità, o forse di vederla con più distacco, mettendoci in mezzo chilometri di distanza, e la mappa che si percorre sull'asfalto, la si è spesso tracciata prima col pensiero.
«Ogni volta che si parte per un viaggio si hanno delle aspettative, e questo è uno spunto per riflettere sull'uso del proprio tempo e gioire di quello che si sta facendo, proprio per non muoverci da una parte all'altra come delle macchine», ha osservato Marco Tronchetti Provera. E in tema di innovazione e linguaggi comunicativi non poteva mancare un richiamo all'universo della moda, con l'esposizione in anteprima alla Triennale dei nuovissimi capi PZero, che reinterpretano due «classici» cult dell'abbigliamento firmato Pirelli, come l'impermeabile e lo stivale, nella linea «Cinturato», concentrato di design hi-tech e stile in edizione limitata. Il percorso indicato nella rassegna prosegue anche nel presente e ammicca al futuro, con le opere di 15 creativi di oggi realizzate per l'occasione, articolate in 15 «racconti di viaggio», diari di bordo dell'avventura del movimento narrati attraverso installazioni, animazioni, 3 D, illustrazioni e fotografia.
Viaggio che si sogna, si gusta e si pregusta, con le papille gustative dell'immaginazione, come sembra suggerire il pneumatico a grandezza naturale interamente realizzato in liquirizia, delle food designer Ciboh. Viaggio su misura, perché a volte è questione di punti di vista; quello della micronarrazione animata di Andrea Linke, ad esempio, è raccontato con il colpo d'occhio di un gigante. Ma anche fantastico, a cavallo tra immaginazione e contaminazione, e in cui la Piovra Cinturata di Alberto Bettinetti può avere viti, bulloni e lunghi tentacoli neri.

Ovviamente, a mo’ di battistrada.
«Un Viaggio ma...» dal 18 gennaio al 18 febbraio, Triennale di Milano, Viale Alemagna 6. Orari: 10.30 - 20.30 chiuso il lunedì. Ingresso libero. Tel 02.724341, www.triennale.it; www.pirelli.com.

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