Scrivanie computerizzate che funzionano con un dito, un guanto biomedico in grado di diagnosticare precocemente malattie neuro-degenerative e piattaforme di gestione per migliorare in un solo click l'efficienza delle aziende. C'è un cuore hi-tech che batte da dieci anni a Sestri Ponente e che da ieri ha una nuova e bella sede in pieno centro: è la ETT, azienda completamente genovese di progettazione e sviluppo software.
Nata dalla creatività dei due giovani ingegneri, Enrico Pittaluga e Giovanni Verreschi, che ancora oggi la guidano, quest'impresa ha fatto di via Sestri la sua Silicon Valley e di lì è assurta ai vertici mondiali del settore. Dal 2007 al 2009 ha aperto sedi a Roma, Messina e Londra, passando solo a Genova da 29 a oltre 60 dipendenti, e puntando fortemente sui giovani talenti del territorio. «L'età media di chi lavora qui è 30 anni - spiega Verreschi - e la maggior parte dei nuovi assunti non sono solo genovesi ma sono addirittura di questo quartiere». Una realtà alla Google insomma dove l'ambiente, confortevole e amichevole, distribuisce grinta e in cui si produce quel bene immateriale e ormai indispensabile che è il software. Tra i fiori all'occhiello della ETT c'è «Surface», un nuovo sistema sviluppato in partnership con Microsoft, che permette una gestione intuitiva e rivoluzionaria di uffici e attività commerciali: costruito come un tavolo con uno schermo multi-touch è un dispositivo sensibile ai normali gesti della mano e agli oggetti che vi vengono appoggiati sopra.
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