Vieri: "Io spiato dall'Inter" E spuntano le telefonate tra Bergamo e Moratti

Il calciatore intercettato e pedinato illegalmente su ordine della dirigenza nerazzurra. Spuntano le telefonate di Bergamo a Moratti: "Tranquilli ci penso io. A voi mando Gabriele"

Vieri: "Io spiato dall'Inter" 
E spuntano le telefonate 
tra Bergamo e Moratti

Milano - L’ex giocatore dell’Inter Christian Vieri ha chiesto alla Procura federale della Figc la revoca dello scudetto 2005-2006 della società nerazzurra e l’interdizione dalle cariche societarie per il presidente Massimo Moratti e del vicepresidente Rinaldo Ghelfi. Questo sulla scorta degli atti dell’inchiesta penale milanese sui dossier illeciti in cui Vieri figura parte lesa per una presunta attività di spionaggio ai suoi danni. Intanto spuntano le telefonate di Bergamo a Moratti: "Tranquilli ci penso io. A voi mando Gabriele".

L'inchiesta Telecom Per la vicenda è in corso anche una causa civile nella quale Vieri chiede un maxi-risarcimento a Inter e Telecom. È nell’ambito di questa causa che sono stati acquisiti gli atti dell’inchiesta penale per la quale è in corso a Milano l’udienza preliminare. La richiesta di revoca dello scudetto presentata da Vieri, assistito dall’avvocato Danilo Buongiorno, è basata, a quanto si è saputo, sulla presunta violazione dell’articolo 18 del Codice di giustizia sportiva che prevede, in caso di "violazione dello Statuto, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabili" da parte delle società, anche "la non assegnazione o revoca del titolo di campione d’Italia". La richiesta di interdizione di Moratti e Ghelfi è stata presentata in base all’articolo 19 del Codice sportivo che stabilisce le sanzioni per gli stessi casi a carico dei dirigenti.

Telefonate Bergamo-Moratti "Visto che non c’è il sorteggio ma c’è designazione a voi ho mandato Gabriele, l’ho fatto accompagnare bene da due assistenti molto bravi...". Al telefono con il presidente dell’Inter Massimo Moratti, c’è l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo: è 10 gennaio 2005 sono le ore 12.23 e si parla della partita di coppa Italia Bologna-Inter del 13 gennaio del 2005 finita 3-1 per l’Inter. È una delle migliaia di intercettazioni trascritte dalla difesa di Luciano Moggi al cosiddetto processo Calciopoli, di cui l’Ansa è in possesso.
Bergamo: "Mi sono sentito con Facchetti, Presidente per confermare questo clima di cordialit… che naturalmente Š una cosa che sappiamo io e lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l’Inter e uno fa il Milan.."
Moratti: "Va bene..."
Bergamo: "Volevamo dargli un immagine buona..."
Moratti: "Sì Sì..."
Bergamo: "Mi ha detto Facchetti sì sì sono d’accordo..."
Moratti: "Va bene, mercoledì lo andrò a trovare prima della partita..."
Bergamo: "Questo gli far… piacere..."
Moratti: "Vado a salutarlo..."
Bergamo: "Visto che lì non c’è sorteggio ma c’è designazione a voi ho mandato Gabriele, l’ho fatto accompagnare bene da 2 assistenti molto bravi.."
Moratti: "No no Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni..."
Bergamo: "Un saluto vedrà lo riempir… di gioia.."
Moratti: "La ringrazio, mercoledì sono giù se c’è ne bisogno, lo vado a trovare prima della partita..."

Moggi: "Tutti innocenti o tutti colpevoli" "La cosa è semplice: qui o sono tutti innocenti o tutti colpevoli.

Secondo me sono tutti innocenti", ha detto all’Ansa Luciano Moggi commentando la diffusione delle intercettazioni tra Moratti e l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. "Forse non si aspettavano queste novità. Invito tutti a riflettere".

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