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A Vieri l’azzurro dà alla testa Ko in partitella

Rai e sponsor si arrabbiano con i big che non parlano ai cronisti

nostro inviato a Firenze
Alla vigilia della partenza per Glasgow, Vieri fa correre un brivido sulla schiena di Lippi. Ma di fatto l’allarme dura però mezz’ora. A Coverciano è da poco iniziata l’ultima partitella di allenamento, quando il centravanti del Milan lascia il campo per un piccolo giramento di testa. Gli esami sono negativi. «Niente di preoccupante, forse è stato un problema di digestione, Vieri è disponibile», dirà il professor Castellacci al ct. Che intanto ha già in mente la formazione con il tridente (lo stesso dell’andata con la Scozia con Vieri al posto di Cassano).
Intanto ieri è tornata d’attualità la vicenda dei silenzi stampa dei big. L’assenza degli azzurri di grido nelle conferenze stampa imbarazza anche i compagni che invece non le snobbano. «Ne ho già parlato con Cannavaro, la situazione va risolta», ha detto Gattuso. E a Glasgow parlerà con gli azzurri anche il segretario dell’Assocalciatori Grazioli. Una situazione che non è sfuggita ai 16 sponsor, che versano 38 milioni l’anno. Diverso è l’impatto di audience se davanti ai tabelloni con i logo dei partner della nazionale si piazza un Totti o un Vieri rispetto a Zaccardo o De Sanctis. E anche la Rai (che versa circa 30 milioni di euro per le gare casalinghe) non è contenta. «Serve un regolamento che obblighi tutti i convocati a parlare, perché i giocatori che vengono in azzurro non rappresentano solo se stessi ma anche gli sponsor», il parere di Fabrizio Maffei, direttore di Raisport.
Un regolamento di fatto esiste. «E in questo regolamento – precisa Giancarlo Abete, presidente del Club Italia - viene ricordato che la Figc assume degli impegni legati ai contratti e ai buoni rapporti con i media. Ma la Rai non ha titolarità nella scelta, quindi non può obbligare nessuno a parlare». Un altro duro colpo all’ente di Stato che per le due partite di qualificazione in Scozia e Bielorussia ha pagato quattro milioni di euro. Con la beffa dell’orario di inizio: le 18.30 domani a Glasgow, le 19 mercoledì a Minsk. Problemi di sicurezza (la polizia non fa giocare incontri di sera) nel primo caso, addirittura l’assenza di mezzi pubblici dopo le 20 nel secondo. Dunque, nessuna possibilità di cambio d’orario e sicuri problemi d’audience.
Spunta infine l’ipotesi di Brunico come seconda sede del ritiro premondiale. In caso di qualificazione, la squadra azzurra - che si radunerà a Coverciano intorno al 18 maggio – resterà in Toscana una settimana prima di emigrare forse in Alto Adige.

Da lunedì Giancarlo Antognoni sarà il nuovo responsabile delle squadre giovanili fino all’Under 18.

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