Vigili allo stadio senza cinturone

Pistola e manganello continueranno a portarli, nascosti sotto la giacca. Ma dalla partita di Champions Inter-Fenerbahce, martedì scorso, e ufficialmente dal match di sabato tra Milan e Juventus, i vigili di Milano in servizio allo stadio non porteranno più il cinturone bianco. Il Comando, recita il fax inviato a tutti i reparti di zona, ha disposto che «il personale in servizio straordinario interno allo stadio Meazza dovrà indossare l’uniforme in vigore (giacca a vento, berretto, guanti bianchi) senza la buffetteria». Tradotto: il cinturone in cui i ghisa infilano la pistola, le manette e il secondo caricatore. Una scelta di praticità, spiega il comandante Emiliano Bezzon. «I vigili sono rimasti gli unici uomini in uniforme armati all’interno dello stadio - aggiunge Bezzon -, e prestano servizio soprattutto in tribuna e nell’area vip. Non è il caso di ostentare le armi, meglio alleggerire l’impatto visivo».
Scelta che, nel momento in cui si tenta ogni strada per chiudere con il clima di violenza negli stadi, non dispiace nemmeno ai sindacati dei vigili. Che criticano, piuttosto, il metodo. «È un provvedimento intelligente - ammette il delegato Rsu Roberto Miglio -, va nella direzione di una consegna graduale di mansioni di sicurezza a steward.

Ma il Comando deve smetterla di cambiare le disposizioni senza avvisare i sindacati». Miglio fa presente che il provvedimento interesserà tutti i ghisa che prestano servizio allo stadio, perché «tutti lavorano in straordinario, circa una quindicina ogni domenica».

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