Vigili usati solo contro chi contesta la moschea

Vigili usati solo contro chi contesta la moschea

(...) I rappresentanti del Centro Est, aspettano di essere ricevuti, almeno dalla riunione dei capigruppo. Niente da fare. «Sono solo i musulmani che possono parlare?», chiedono dal pubblico. Alessio Piana, Lega Nord, e Bernabò Brea, La Destra, chiedono al presidente di far intervenire tutti i gruppi politici sulla questione moschea. Non vengono esauditi, e lasciano l'aula. «La questione moschea viene portata avanti in modo poco chiaro - osserva Raffaella Della Bianca, capogruppo del Pdl -. Ci aspettavamo che il sindaco intervenisse per fare chiarezza tra tutte le notizie stampa emerse in questi giorni. La giunta deve rendere conto al consiglio comunale del suo operato». È più semplice la questione per il centro sinistra. «Sosteniamo l'operato del sindaco - spiega Marcello Danovaro, capogruppo del Pd in consiglio comunale -. Tutto questo vociare è un modo per strumentalizzare la questione e non affrontare i problemi». E propone: «Non vogliono la moschea al Lagaccio? Ci dicano loro dove farla».
«Il clima che c'è in questa città è esasperato - commenta Andrea Ranieri, assessore alla cultura -. Nell'ordine del giorno di oggi non era previsto l'argomento moschea. Quindi andiamo avanti con i lavori». Eppure il consiglio comunale di Genova non è nuovo ad interruzioni di questo genere. Anzi, ultimamente, è stato addirittura occupato, seppur per pochi minuti. Il consiglio è stato già interrotto proprio per la presenza di manifestanti in aula. Ricevuti poi, ogni volta, dai capigruppo. «Stavolta la questione è diversa, la moschea non è una priorità per l'amministrazione. E le altre manifestazioni erano state autorizzate». Parlerà poi anche il sindaco Marta Vincenzi. Ma solo poi. Quando, dopo aver capito che non sarebbero mai stati ricevuti, i cittadini del Centro Est avranno abbandonato l'aula. «Stiamo parlando solo di una volontà della giunta - precisa Marta Vincenzi - non ci sono atti amministrativi o esecutivi in merito alla moschea».
«Non ci stanchiamo di dirlo: non siamo razzisti. Respingiamo tutte le accuse. Ma quello spazio di via Bartolomeo Bianco deve restare al quartiere - dice Felice Ravalli, presidente del comitato cittadini Centro Est -, non smetteremo mai di batterci per i nostri diritti. Il Lagaccio aspetta quell'area da più di vent'anni». Alle 16, tutti i manifestanti lasciano palazzo Tursi. Per i cittadini c'è una nuova destinazione: la redazione del Secolo XIX, accusato di non aver riportato correttamente la cronaca della manifestazione di mercoledì. «Il servizio di oggi spiegava che quella di mercoledì è stata una manifestazione flop - continua Ravalli -. Non è vero, eravamo oltre duecento, e abbiamo bloccato il traffico per diverse ore».

Scendono le scale, per raggiungere chi, dalle due e mezza, è rimasto fuori a protestare. Alle loro spalle, lasciano su un muro un cartello che recita: «Caro Secolo XIX, non essere al servizio della giunta del Comune. C'è già Repubblica (basta e avanza)».

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