Una città che riduce i campi nomadi, che diventano campi di transito. Una città che studia «soluzioni diverse» per i rom, come quella di verificare la disponibilità di immobili dismessi da poter recuperare.
Questa è la Genova per i nomadi che sogna Marta Vincenzi: «In attesa che il governo si faccia carico dell'emergenza su scala nazionale - spiega -, ai sindaci resta solo la strada dell'accoglienza». Si parte prima di tutto dai campi nomadi. Non ne saranno costruiti altri. Quelli già esistenti, due nel territorio genovese, dovranno però essere riconvertiti a campi di passaggio. (...)
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