Cè chi lo apprezza per il suo stile allinglese, lineare ed impeccabile dallabbigliamento alla gentilezza nel modo di approcciare. Cè poi è rimasto entusiasta per averlo visto esaltarsi davanti alla platea pidiellina infiammata alla vigilia del voto per le regionali, arringando la folla come un capopopolo: agitava le braccia tanto da vedere sfilare la camicia dai pantaloni e diventare paonazzo in volto. Il lord e il tribuno, dottor Cassinelli e mister Roberto. Onorevole del Popolo della Libertà premiato dai lettori del Giornale per la sua doppia personalità, con il terzo posto nella classifica di Scegli il tuo sindaco. Chissà se i suoi aficionados lhanno votato più per laplomb o per quellaria da tribuno che si diede.
Fatto sta che la vogliono sindaco di Genova. Ci starebbe?
«Intanto voglio ringraziare le persone che hanno voluto, tramite il Giornale, ribadire la stima nei miei confronti. Non credevo di avere tanto successo e, francamente, non pensavo nemmeno che liniziativa coinvolgesse così tanto»
Però non mi ha risposto. Ci starebbe o no a fare il candidato del centrodestra?
«In politica in pochi si tirano indietro mostrando i propri limiti. Prima che una domanda del genere se la ponga qualcuno nel partito me la faccio io: sarei allaltezza di questo ruolo? Credo di no e lo ammetto»
Musso che lascia, le liti interne, le accuse reciproche su chi abbandona la barca. Secondo lei è la nostra iniziativa che ha creato tensioni?
«No, quello del Giornale è stato un gioco simpatico. Chi non ha colto lidea non ha capito nulla».
Finisce il gioco, restano i problemi. Il primo, trovare un altro candidato; il secondo provare a litigare meno?
«Faccio un appello per me e per gli altri: da ora in avanti facciamo lo sforzo di parlare di più tra di noi nelle sedi opportune e di meno sui giornali. Quello che faremo sul sindaco lo vedremo lunedì durante la riunione del coordinamento regionale. Noi ribadiremo la volontà di avviare un percorso che possa coinvolgere le più consistenti realtà cittadine e tracciare un identikit del candidato sindaco. Poi tracciamo un programma sintetico sul quale lavorare e poi buttiamo il candidato per strada a parlare con la gente»
Musso è da coinvolgere in prima persona a tutti i costi?
«Resto convinto che rimanga il nostro migliore candidato»
E se andasse da solo, il centrodestra dovrebbe rincorrerlo?
«È una ipotesi che non prendo nemmeno in considerazione»
Dove il centrodestra governa in città i problemi non mancano. Il Centro Est è in crisi, il Levante vacilla. Non è che si dia un esempio meraviglioso del modello di governo per Genova.
«E io le dico che il modello da seguire è il Medio Levante di Pasquale Ottonello che coniuga stabilità ed efficienza. Dove ci sono problemi sono derivati da casi di singole antipatie».
Insomma, si vince o non si vince nel 2012?
«Dobbiamo provarci e crederci andando a recuperare consensi dove non lo abbiamo mai fatto: nelle valli e a ponente. Solo sfondando lì si vincerebbe. Però ci vuole realismo, vincere sarebbe un miracolo».
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