Vini: Lucio Dalla sfida Sting con lo Stronzetto dell'Etna

Dopo la «conversione» all'agricoltura dell'ex leader dei Police, boom dei vip che si sono dati al vino: da Ornella Muti a Gerard Depardieu, da Paolo Rossi e Ottavio Missoni, da Adriano Celentano al «Baccano» di Gianna Nannini. Intanto l'Italia ha superato la Francia

Sarà amabile e ottimo a fine pasto lo Zibibbo di Gerard Depardieu e il Dolcetto doc di Ornella Muti corposo e rotondo. Invece, chissà che sapore avrà lo «Stronzetto dell'Etna» imbottigliato da Lucio Dalla alle pendici del vulcano. Buono comunque e di alta qualità come alto è anche il numero dei vip-coltivatori che, come se si fossero passati la parola, si sono buttati ad investire sul vino italiano. Insomma, non è solo Sting a essersi dato all'agricoltura.
La passione dell'ex leader dei Police per la terra toscana e i suoi prodotti non è soltanto un'infatuazione, ma un vero e proprio lavoro, come ha raccontato lui stesso in una affollata conferenza stampa a Figline Valdarno. Ma la rockstar è davvero in buona compagnia. «Cantanti, attori, stilisti, sportivi. Sono sempre di più - raccontano alla Coldiretti - i personaggi pubblici che negli ultimi tempi hanno scelto di mettere i loro soldi nella campagna italiana».
Gerard Depardieu, noto gourmet, produce infatti infatti ottimi zibibbi e moscati nel suo vigneto di Pantelleria. Con altri vini dolci dell'isola, gli fa concorrenza l'attrice Carole Bouquet, non solo bella ma dal cognome in questo settore molto promettente. Stefania Sandrelli invece va sul classico e ha puntato sul Chianti docg, mentre pure Ornella Muti si tiene sul sicuro e ha scelto il Dolcetto d'Ovada doc. Folto anche il gruppo dei cantanti agricoltori, guidato da Lucio Dalla con il suo giù citato «Stronzetto dell'Etna», bianco e rosso. Tra i cantanti Adriano Celentano, Gianna Nannini che fa rumore con il suo Baccano e Ron, che ha investito sulle vigne dell'Oltrepo pavese. E al fascino morbido del vino non hanno saputo resistere nemmeno stilisti del calibro di Roberto Cavalli, Ottavio Missoni e Roberto Rosso. Buona pure la presenza del mondo dello sport, da Paolo Rossi, il Pablito nazionale, fino a Francsco Moser.
La coltivazione delle uve sembra dunque attirare i vip. «Ma non è solo moda - sostengono alla Coldiretti - . La spiegazione del fenomeno sta nel fatto che, in un momento di grave crisi generale, il settore vinicolo sta andando alla grande». Nel 2008, grazie a una vendemmia record di 45 milioni di ettolitri, più cinque per cento, si è infatti verificato lo storici sorpasso dell'Italia ai danni della Francia, ferma a 44 milioni.

«Un successo che è il frutto anche di una crescita qualitativa, con il circa sessanta per cento dei raccolti destinati alla produzione di vino doc, docg e igt. Il risulatto è che oggi abbiamo 477 vini a denominazone controllata, controllata e garantita e a indicazione geografica tipica». Salute a tutti.

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