La vita di un uomo vale una collanina

La vita di un uomo vale una collanina

(...) non hanno esitato a spezzare le gambe a calci a un uomo di 69 anni che in piazza Portello aveva provato a resistere al tentativo di rapina. Un fatto accaduto il 28 giugno scorso per il quale ora la squadra mobile ha individuato i colpevoli e li ha arrestati. Ma l’emergenza non sembra accennare a una tregua. Genova è sempre più violenta, checché ne dicano l’assessore all’insicurezza Francesco Scidone o la sindaca Marta Vincenzi che in un’intervista ha invitato i cittadini a non avere paura, a uscire di casa e a sfidare i delinquenti. Il problema è che non ci si può sentire sicuri neppure all’interno di un portone. L’aggressione al sessantanovenne cui sono state spezzate le gambe è infatti avvenuta nell’androne di un palazzo. Così come ancora una volta oltre il portone è avvenuta un’altra aggressione a una ragazza di 21 anni. Martedì sera a Sestri, poco prima delle 19, la giovane stava rincasando e aspettava l’ascensore quando è stata avvicinata da un sudamericano che le ha palpeggiato i glutei prima di scappare. Una tecnica che ricalca quella del «maniaco dell’ascensore» che qualche anno fa aveva terrorizzato la città. Oggi è «solo» una delle tante notizie di cronaca nera che vengono registrate in una città dove le istituzioni negano i problemi.

A meno che non possa essere sfruttati per dare la colpa al governo, visto che in questo caso allora Genova diventerebbe subito il Bronx. E pazienza se altre città italiane, nonostante lo stesso governo, non sono in queste condizioni.

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