«Mi dissocio dal caso americano. Se ci fosse un accordo tra le parti o se il dossier Diallo si rivelass e vuoto, la mia cliente ne sarebbe irrimediabilmente danneggiata». Parola di avvocato. Lo stesso, David Koubbi, che meno di due settimane dopo queste dichiarazioni a LExpress è volato a New York per incontrare il procuratore Cyrus Vance Jr. e i legali della cameriera del Sofitel che accusa di tentato stupro Dominique Strauss-Kahn. Koubbi, giovane e rampantissimo avvocato di Tolosa sbarcato a Parigi, è lavvocato di Tristane Banon, la scrittrice francese che a sua volta ha denunciato lex numero uno dellFmi per una tentata violenza che risale al 2003. Il legale trentenne emerge così come il vero protagonista della vicenda Banon. E le trame della raffinata tela che sta tessendo cominciano a scoprirsi.
Pare infatti che Tristane Banon sarà presto ascoltata dal procuratore di Manhattan. La scrittrice, secondo Le Figaro, potrebbe anche testimoniare nellambito del processo americano. Koubbi si sarebbe comunque «categoricamente rifiutato» di condividere con i colleghi doltreoceano gli elementi del suo dossier. Gli avvocati di Nafissatou Diallo, da parte loro, starebbero pensando di rivolgersi alla giustizia francese, dopo che il processo casalingo ha preso una piega sfavorevole allaccusa. «Il codice penale francese - scrive Le Parisien - si applica ai reati commessi dai francesi fuori dal territorio della Repubblica, se i fatti sono puniti dalla legislazione del paese dove sono stati commessi. La cameriera del Sofitel potrebbe sporgere denuncia a Parigi per aggressione sessuale, stupro e tentato stupro», gli stessi capi daccusa contestati negli States a DSK. Il quale incassa intanto un altro piccolo punto a favore. La sua seconda ex moglie, Brigitte Mansouret, ha infatti deciso di querelare per diffamazione la madre della Banon, Anne Mansouret, che ha dichiarato di essere sua intima amica e di aver discusso con lei dellaggressione a Tristane nel 2003.
Koubbi tira dritto. Sempre al fianco dellesile Tristane, fotogenico e sicuro di sé nel suo impeccabile abito gessato, nelle foto con lei appare protettivo e ammiccante. Non proprio nellombra (concede interviste fino in Corea), è entrato nella storia a gamba tesa e a mezzo stampa. Ha deciso di puntare sullaccusa di tentato stupro e non di aggressione sessuale, perché la prescrizione per il primo reato è di dieci anni, per il secondo invece è di tre. Ai giornalisti assicura: «Forse verremo sconfitti. Ma almeno avremo combattuto». Il Nouvel Observateur gli dedica un brillante ritratto dal titolo «Lemmerdeur» (letteralmente «il rompiscatole», ma lorigine dalla parola merde è fin troppo chiara). «Da piccolo mia madre mi ha fatto credere di essere qualcuno di importante», dichiara. Da ragazzo era considerato iperattivo, anche se asino a scuola e bravo solo nello sport.
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